Pescara. Sembra essere un’odissea quella che stanno vivendo i cittadini dei Colli, in preda ai disagi sulla rete idrica fin dai giorni dell’emergenza-neve. E’ il locale circolo del Pd a chiamare in causa l’Aca: “Chiarisca i tempi per il ritorno alla normalità”. Da 20 giorni nelle zone più alte hanno l’acqua a intermittenza.
Sono passati ormai 20 giorni da quando, in piena ondata di neve e gelo, le condutture dell’acqua potabile della zona dei Colli sono andate in tilt, tra pompe di rimando bruciate e rotture in alcuni tratti. Nei primi giorni l’Aca fu costretta ad interrompere totalmente l’erogazione nella zona, riaprendo gradualmente i rubinetti con alcune chiusure nelle ore notturne. Ma ancora oggi, dal famoso 3 febbraio, ci sono alcune strade che di notte rimangono regolarmente a secco: Colle Scorrano, Colle Cervone e Colle Marino
“I disagi che stanno vivendo i cittadini del nostro quartiere, specie nelle zone più alte, sono inaccettabili”, critica una nota del circolo Colli del Pd contro l’azienda incaricata della gestione idrica, “L’Aca ha il dovere di chiarire quali sono i tempi reali del ritorno alla normalità: un minuto dopo il ripristino del pieno regime della portata idrica, faccia una ricognizione seria e approfondita dello stato della rete idrica in tutto il quartiere, perché questa situazione è indegna di una città moderna”. Sotto accusa non solo la gestione dell’emergenza, ma anche la manutenzione e il mancato ammodernamento della rete: “Tutti i residenti sanno benissimo che ci sono punti della rete a Pescara Colli che periodicamente manifestano problemi e per questo è inutile mettere toppe. Domani torneranno a sfasciarsi: si dia una risposta adeguata al diritto dei cittadini di avere un servizio per il quale pagano regolarmente”, conclude la nota.
Daniele Galli