Pianella. Il vicesindaco di Pianella Antonio Faieta, replica al consigliere di minoranza Di Tonto sull’affidamento dei lavori di efficientamento energetico avviati dal Comune di Pianella.
“ Davvero singolare – afferma Faieta – l’atteggiamento del consigliere comunale Di Tonto, che riesce a fare sterile polemica anche su una circostanza di assoluto valore e beneficio per l’intera collettività come l’efficientamento energetico e la collocazione di ben 78 nuovi punti luce, peraltro ottenuta mediante una formula finanziaria innovativa in grado di generare interventi per oltre 350mila euro, senza gravare minimamente sulle casse comunali e, quindi, sulle tasche dei cittadini.”
“ Purtroppo – prosegue Faieta – il consigliere di minoranza dimostra di non essere ben consapevole delle diverse finalità e composizione delle tipologie contrattuali che si utilizzano nei pubblici servizi, poiché confonde l’intervento avviato con la delibera della scorsa settimana con la diversa procedura del global service che invece comprende, oltre all’efficientamento della rete di pubblica illuminazione, anche la presa in carico di tutti gli edifici pubblici, unitamente all’efficientamento ed alla messa a norma e, soprattutto, alla integrale manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le reti idriche ed energetiche comunali”.
“ Pertanto, la giunta comunale – aggiunge il vice sindaco – dopo aver rilevato anomalie tecniche nella gara per il “global service” ed aver tempestivamente adottato ogni utile provvedimento finalizzato ad evitare un danno all’ente, non è rimasta a guardare come avvenuto nei precedenti 20 anni, ma ha trovato immediatamente una soluzione diversa e di pronta efficacia per risolvere, in via definitiva, la problematica della rete di pubblica illuminazione, divenuta negli anni una vera e propria emergenza di sicurezza e spreco di risorse”.
“ Inaccettabile, tuttavia – conclude il delegato ai lavori pubblici – l’atteggiamento di un consigliere comunale eletto per contribuire al bene del territorio che, finora a dire il vero senza grande successo, continua a perorare le aspettative di aziende private e strutture che si occupano di migranti contro il proprio comune, ma del resto, non ci si può meravigliare di chi, per timore di offendere i propri padrini politici, non ha voluto votare una mozione che chiedeva alla Regione Abruzzo di ripristinare i fondi per la frana di c.da Fornace .”