Pescara. Sei mesi, 180 giorni di attesa: tanto è stato il tempo necessario al poter avere le carte relative ai progetti di dragaggio delle strutture portuali di Pescara”. A denunciarlo è il consigliere comunale del Pd, Enzo Del Vecchio, il quale, lo scorso 21 marzo aveva chiesto al Sindaco Albore Mascia, con una interrogazione urgente, quando sarebbero cominciati i lavori, se esiste una copia del progetto e quanti metri cubi di limi saranno rimossi con questa seconda fase.
Lo stesso consigliere chiedeva, inoltre, di acquisire copia delle analisi dei materiali da dragare, copia del progetto di questo secondo lotto e copia di eventuali altri progetti in cantiere sul dragaggio, oltre agli atti inerenti la procedura di gara.
“Il 6 giugno” continua Del Vecchio “il sindaco rimetteva al Provveditorato per le Opere Pubbliche la richiesta della opposizione per consentirne l’adeguato riscontro. Alla richiesta del Sindaco, il Provveditorato dava riscontro il 28 giugno, con una nota acquisita al protocollo del Comune
in data 1 luglio. Evidentemente, il tunnel sotterraneo del Comune di Pescara che collega l’ufficio protocollo con le stanze del Sindaco Mascia deve essere stato colpito da qualche particella di neutrini sparata dal Cern di Ginevra in direzione del Laboratorio del Gran Sasso che ne ha deviato la direzione del carteggio. Quest’ultimo recuperato solo il 15 settembre e messo a disposizione dei richiedenti. Di fronte a tutto ciò ci sarebbe da rimanere allibiti se non fosse che questo sistema di lassismo e di scarsa considerazione delle tematiche pubbliche e delle ripercussioni che alcune di queste hanno sulla vita di migliaia di cittadini pescaresi, rientra perfettamente nella linea di tracotante superficialità ed irresponsabilità in cui il Sindaco Mascia ha annegato la Città di Pescara. In attesa dell’ennesima filippica diramata dalle rotative comunali a difesa dell’indifendibile comportamento del Sindaco Mascia continueremo, con
innata pazienza, a svolgere il nostro ruolo”.