Pescara. Tiene banco la polemica sulla presunta scelta del ministero dell’Interno per utilizzare Pescara come città-pilota per il piano di requisizione delle seconde case sfitte per dare ospitalità ai profughi.
A diffondere la notizia sono stati, ieri, i quotidiani Il Giornale e L’Opinione, basandosi su “fonti dell’Interno”. A smentirla, oltre a una nota dello stesso Viminale, sia il sindaco Alessandrini, che ha parlato di “bufala” che il Sottosegretario alla Giustizia, la pescarese di area alfaniana Federica Chiavaroli, convinta che sia “una strumentalizzazione referendaria della vicenda”.
Non è arrivata, invece, la smentita del ministro Alfano, lasciando campo al capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri di contrattaccare: “Sono passate ventiquattro ore”, afferma in una nota, “e ci tocca constatare come il Ministro degli Interni Alfano non abbia personalmente sentito la necessità di smentire” .
Vox populi mormora e teme che, ammettendo la “bufala”, possa esserci un fondo di verità e fa ulteriormente discutere il video dell’intervento di Alfano alla Camera lo scorso 26 ottobre, dove spiega all’Aula le intenzioni del suo Piano. “Aveva preannunciato la necessità di ricorrere alla requisizione delle case degli italiani per ospitarvi i migranti ‘perché i sindaci non collaborano’”, aggiunge Sospiri, “A questo punto restiamo in attesa che il Ministro Alfano risponda in aula all’interrogazione presentata ieri stesso dal Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, un’occasione preziosa per rassicurare gli italiani e i pescaresi”.