Popoli. Sarà presentata un’istanza al presidente D’Alfonso riguardo alla chiusura dell’ospedale di Popoli a seguito del decreto di riordino della rete ospedaliera.
“Attraverso il capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, inoltreremo una apposita istanza al Governatore D’Alfonso, istanza che invieremo anche al Presidente della Repubblica Mattarella, al Presidente del Consiglio Renzi e al Ministro Lorenzin” hanno comunicato i consiglieri di Popoli Prima, Mario Lattanzio e Vanessa Combattelli.
“Dopo quanto accaduto a pochi chilometri dall’Abruzzo, chi comunque deciderà di privare la nostra area interna di un ospedale fondamentale, se ne assumerà la responsabilità anche sotto il profilo giudiziario”.
“Pensare di dismettere o comunque di riconvertire il nostro ospedale, trasformandolo solo in un centro riabilitativo, è una sciagura, una follia, fra l’altro parliamo di una struttura che oggi conta sale operatorie nuove, un Pronto soccorso ristrutturato nel 2010 e attualmente uno dei pochi effettivamente a norma, sul quale sono stati spesi migliaia di euro”.
“Dopo mesi dalla nostra richiesta”, hanno proseguito i consiglieri Lattanzio e Combattelli, “apprendiamo e prendiamo atto che il sindaco ha deciso di impugnare dinanzi al Tar il decreto di chiusura della struttura, decisione da noi lungamente sollecitata, ma comunque parliamo di un atto puramente amministrativo, e invece occorre andare oltre”.
“Attraverso il consigliere regionale Sospiri, presenteremo una richiesta urgente al Governatore D’Alfonso, chiedendogli di firmare un atto commissariale per sospendere, con effetto immediato, il decreto di chiusura e riconversione dell’ospedale di Popoli e contestualmente invieremo la stessa istanza al Presidente della Repubblica Mattarella e al presidente Renzi, oltre che al Ministro della Sanità Lorenzin, facendo capire che una città, un centro urbano delle dimensioni di Popoli, situato in piena zona sismica, non può essere privato di un ospedale di base con relativo Pronto soccorso”.
“Se il Governatore D’Alfonso non dovesse bloccare quel decreto, chiederemo al Governo Renzi di farlo, consapevoli, in caso contrario delle possibili tragiche conseguenze e della enorme responsabilità che ciascuno di essi andrà ad assumersi anche sotto il profilo giudiziario”.