Il sindaco di Amatrice ne aveva chiesto lo svuotamento ma Enel rassicura sulla tenuta del suo invaso alle porte del paese.
“Ho consigliato di vuotarlo a prescindere se la diga abbia subito danni”, con queste parole il sindaco di Amatrice aveva parlato del lago di Scandarello, l’invaso artificiale che si trova a pochi km dal paese. Nella giornata di ieri si erano infatti diffusi timori per quanto riguarda la diga, di oltre 45m di altezza, che chiude il lago, ma a quanto pare si tratta di paure infondate; Enel, proprietaria dell’impianto, ha infatti diffuso una nota in cui spiega che:
“A seguito del terremoto avvenuto nella zona dell’Appennino centrale il 24/08/2016, non si rilevano danni alle dighe delle regioni interessate e in particolare alla diga di Scandarello. A seguito del terremoto – continua ancora Enel – sono state ulteriormente intensificate le ispezioni, misure specialistiche e controlli alla diga, alle sponde ed a tutte le opere costituenti il serbatoio nel suo complesso. I controlli hanno evidenziato la totale assenza di situazioni anomale, evidenziando pertanto la sicurezza della diga. I controlli sono stati ripetuti a seguito di ogni evento della sequenza sismica, e hanno ribadito il positivo esito delle verifiche fatte dopo la scossa principale, confermando lo stato di sicurezza delle opere”.
Inoltre Enel precisa che tutte le verifiche sono state rese disponibili all’Autorità Nazionale preposta al Controllo Dighe e tutte le attività sono state concordate all’interno del Comitato Operativo del Dipartimento della Protezione Civile.
Proprio la Protezione Civile, facendo riferimento alla nota diffusa dall’Enel ha ribadito che le dighe presenti nella zona del cratere non hanno subito alcun danno. Il direttore dell’ufficio emergenze della Protezione Civile, Titti Postiglione, ha inoltre precisato che “Le dighe vengono sempre controllate fin dalle prime fasi del sisma, e vengono poi tenute sotto controllo anche nelle fasi successive”.