Pescara. Il Comune di Pescara attraverso un atto del dirigente del Settore Lavori Pubblici sembrerebbe aver liquidato una somma di €. 71.434,50 ad un professionista che altro non è che lo stesso dirigente. E per il Pd questa sarebbe l’ennesima conferma delle incompatibilità che sembrano abbondare all’interno dell’amministrazione, senza però turbare minimamente il Sindaco Mascia. I dubbi riguarderebberoin primis l’ex dirigente comunale ing. Marco Pasqualini e l’attuale dirigente Taraborrelli. Per il Sindaco Mascia però, le polemiche sollevate sarebbero solo parole sterili, anzi le attività dei liberi professionisti chiamati a dirigere importanti settori del Comune non avrebbero nulla di conflittuale.
Mentre invece, se si fa un piccolo passo indietro, era stato lo stesso assessore al personale del Comune di Pescara, Marcello Antonelli, in occasione del saluto all’ing. Pasqualini che lasciava il posto di dirigente comunale per tornare a svolgere la libera professione ad esordire con parole che evidenziavano come la libera professione fosse incompatibile con il ruolo di dirigente al comune di pescara.
E per i rappresentanti del Pd, Enzo Del Vecchio e Moreno Di Pietrantonio, non ci sarebbe cosa più vera dell’affermazione di Antonelli soprattutto se si pensa che l’ing. Taraborrelli, dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Pescara, ha il potere di predisporre un atto di liquidazione di una sua fattura emessa da egli stesso come libero professionista. Forse però, per coprire l’incompatibilità emersa, l’atto viene poi sottoposto alla firma di un altro dirigente, ovvero dell’arch. Trisi.
Secondo il dirigente liquidatore “in tal modo si evita un contenzioso con il professionista e maggiori spese a carico del Bilancio dell’Ente”. Per il Pd invece l’unica cosa che si vuole scansare è una ulteriore incompatibilità che potrebbe insorgere qualora quel professionista/dirigente instaurasse un contenzioso con il Comune.
Tirando le somme sulla questione, il Partito Democratico ci tiene a mettere in luce, come le incompatibilità che vedono il coinvolgimento di liberi professionisti ai quali l’amministrazione avrebbe dovuto precludere un incarico rappresentino invece la regola all’interno del Comune di Pescara.
Lunga sarebbe dunque la lista delle incompatibilità stilate dall’opposizione: a partire dall’ing. Pasqualini, rimosso per sua tardiva ma sempre apprezzabile scelta, poi l’ing. Taraborrelli, quella del neo dirigente ing. D’Aurelio. “Per non parlare poi di quel macigno di incompatibilità in capo all’Avv. Grossi – aggiunge Del Vecchio – chiamato a L’Aquila a svolgere le funzioni di Difensore Civico Regionale ed a Pescara incaricato dal Sindaco Mascia di un incarico dirigenziale, senza retribuzione, con competenze di coordinamento politico della sua segreteria”. Trasparenza e leggittimità? Convinzioni che lasciano perplessi.
Monica Coletti