Montesilvano. Interviene anche il gruppo consiliare del Pd riguardo alle ultime decisioni assunte dal sindaco, Francesco Maragno, “in assoluta autonomia”, hanno fatto sapere Romina Di Costanzo, Pietro Gabriele e Feliciano D’Ignazio, rispettivamente segretaria e consiglieri.
“Grave la situazione che si sta verificando nell’Azienda Speciale per i servizi sociali, con i recenti licenziamenti per inabilità di due dipendenti con esperienza e che per anni hanno prestato servizio presso l’ente”, hanno denunciato i consiglieri, sulla scia dei colleghi di Montesilvano Democratica, Lino Ruggero e Paolo Rossi, che pochi giorni fa hanno sottolineato analoga situazione , polemizzando su decisioni prese “come nei governi dittatoriali, senza consultare nessuno e imponendo che i consiglieri, eletti dal popolo, non debbano in alcun modo sindacare con l’attività amministrativa di questa città”.
Riguardo al licenziamento dei due dipendenti dell’Azienda Speciale, dal Pd è stato fatto notare come questa decisione sia in netta controtendenza con ciò che ultimamente ha imposto il Decreto Enti locali, ossia l’assorbimento dei dipendenti in esubero presso altri enti del territorio, come è accaduto, ad esempio, per alcuni dipendenti della Provincia di Pescara, collocati con la mobilità presso i Comuni vicini.
“In netta controtendenza con tutti gli enti pubblici in penuria di personale, in questo caso, anziché esperire preventivamente la via del ricollocamento del personale nell’organico della stessa, anche con una qualifica inferiore come stabilito dalla legge, si è preferito ricorrere al licenziamento”.
“Tra l’altro nulla vieta nel trasferimento forzoso anche la possibilità di ricoprire nuove mansioni alla luce di una opportuno aggiornamento formativo”.
Interrogazione consiliare a Maragno anche da parte del Pd, hanno affermato Di Costanzo, Gabriele e D’Ignazio, che hanno affrontato la questione del nuovo Cda dell’Azienda Speciale, formato da cinque componenti, tutti nominati dal sindaco: “Vorremmo meglio approfondire la situazione dell’azienda”, hanno comunicato, “se è in situazioni di esubero e in funzione di quali criteri e di quale pianta organica e come mai le modalità di ricollocazione, applicate con altra discrezionalità in un recente passato, non sono state contemplate in questo caso?”
E aggiungono: “A tal riguardo, dopo anni e vicende di malgoverno, malcostume e clientela, sarebbe opportuno che il Sindaco sottoponesse al Consiglio e alla conoscenza della cittadinanza una relazione tecnica sull’organizzazione, l’efficacia e la produttività dell’Azienda : qual è il costo unitario di ciascun servizio? Attraverso quanti dipendenti e con quale monte ore viene erogato? Con quali strumenti si può monitorare la qualità del servizio?”
“Inoltre, posto che la governance interna dell’Azienda attribuisce statutariamente molti poteri al direttore, oltre che un lauto compenso, valutare quali risultati raggiunti, qualità dei servizi erogati in funzione della mission aziendale”.