Pescara. “Non è accettabile che si continui a strumentalizzare per fini politici la difficile situazione che stanno vivendo i dipendenti dell’azienda speciale Maiella Morrone”.
Lo afferma l’assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, in merito alle dichiarazioni del consigliere regionale Lorenzo Sospiri.
“Sono stata la prima – aggiunge – a parlare di vertenza difficile e complessa e non ho mai affermato che l’intervento della Regione avesse risolto tutto. Abbiamo fatto una scaletta dei problemi più urgenti da risolvere, individuando come primo obiettivo la liquidazione immediata degli arretrati ai dipendenti per dare loro il necessario respiro economico dopo un anno di apnea. Con un’azione amministrativa forte e perentoria abbiamo permesso la liquidazione di 8 degli 11 stipendi arretrati.
Dal punto di vista amministrativo – prosegue l’assessore Sclocco – stiamo portando avanti la stesura di un piano di ammortamento delle rate non versate da sottoporre all’approvazione di quei comuni dell’ambito che risultano inadempienti e dal punto di vista politico, dopo la discussione in Consiglio regionale, ho chiesto un parere all’Avvocatura regionale sulla legittimità della decisione di dare direttamente in gestione alle Asp i servizi sociali che allo stato svolge l’azienda speciale.
Ma è anche il caso di ricordare – conclude Marinella Sclocco – che la gestione dei servizi alla persona spetta ai comuni e che la Regione non può entrare nei processi decisionali degli ambiti territoriali sociali”.
Controreplica di Sospiri alle dichiarazioni di Sclocco
“Sulla vicenda dell’azienda Maiella Morrone non sono più accettabili le chiacchiere dell’assessore alle Politiche sociali Marinella Sclocco che, anziché parlare e rassicurare, ha il dovere e il compito di risolvere la crisi che stanno vivendo i 65 dipendenti. Pensasse a far liquidare le indennità, trovando la misura per non farle prosciugare con le tasse, e soprattutto si occupasse in modo serio e concreto di garantire un futuro a quei dipendenti attraverso la Asp di Pescara o appaltando i servizi a cooperative o con la costituzione di un’Unione dei Comuni. Gli strumenti ci sono, anziché parlare, l’assessore Sclocco si impegnasse a usarli per non costringere quei lavoratori a una protesta ‘natalizia’ eclatante”. A dirlo è stato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento alle affermazioni odierne dell’assessore Sclocco.
“Sulla vicenda dell’azienda Maiella Morrone non accettiamo la mortificazione imperdonabile dei dipendenti e non accettiamo lo scaricabarile dell’assessore che solo oggi viene a dire che ‘la Regione non può entrare nei processi decisionali degli ambiti territoriali’. Cosa significa – ha chiesto il Capogruppo Sospiri -? Perché non lo ha detto in faccia ai lavoratori durante la seduta straordinaria del Consiglio che io ho chiesto sul tema per favorire un’operazione verità? La Regione del Governatore D’Alfonso ha le sue responsabilità su quel dramma e oggi se le deve assumere per intero: dieci giorni fa, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio regionale, abbiamo approvato un documento che ha impegnato la giunta regionale ad adottare misure chiare almeno per dare garanzie ai 65 dipendenti, ossia procedere immediatamente al pagamento del debito maturato nei confronti dei lavoratori, disponendo anche delle risorse necessarie, e individuare soluzioni legali per il riassorbimento delle 65 unità in un nuovo soggetto gestore, ente privato o pubblico, come avviene per i restanti 34 ambiti, soluzioni che potevano e dovevano già essere individuate da mesi. La giunta D’Alfonso ha la possibilità di appaltare i servizi sociali a cooperative, o a un’unione di Comuni, o a un’azienda speciale consortile che possono tranquillamente riassorbire il personale di una società fallimentare; o ancora la giunta D’Alfonso ha la possibilità di far ricorso alla legge regionale 17 del 2011 di riforma delle ex Ipab, che consente agli Enti locali di sciogliere le proprie società e far confluire le relative attività nelle Asp, delegandole alla gestione dei servizi sociali. Il documento, predisposto e proposto da Forza Italia, discusso in aula, è stato approvato e va rispettato. Vanno liquidate tutte le mensilità; va garantito un futuro ai lavoratori; e va costituito quel gruppo di lavoro, voluto peraltro dalla maggioranza, che dovrebbe occuparsi ventiquattro ore su ventiquattro della vertenza e che dopo dieci giorni si è volatilizzato nel nulla. Non solo: all’interno del gruppo, va consentita e garantita la presenza dei rappresentanti dei lavoratori, che solo in quel modo potranno effettivamente seguire l’iter del procedimento. Dunque bando alle chiacchiere – ha sollecitato il Capogruppo Sospiri -: la Regione-veloce risolva ‘velocemente’ quello che è un dramma per 65 famiglie”.