Pescara. Partiranno domani i lavori di abbattimento dell’ex mercato ortofrutticolo sulla riviera Sud, ma i gruppi di opposizione al Comune hanno presentato una diffida al dirigente del settore Attivita’ produttive e Sportello Unico Integrato ad intervenire sulla procedura.
I consiglieri di Forza Italia, Nuovo Centrodestra e Pescara futura sostengono che “l’intervento non possa essere realizzato con le modalità seguite fino ad oggi” perché è “escluso dal Piano regolatore” e chiedono di “affrontare la questione all’interno delle regole”. L’area in questione, specificano i tre gruppi, può essere interessata solo da interventi di “manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, con esclusione della demolizione, con o senza ricostruzione, come previsto dalle Norme tecniche di attuazione. “Quindi”, sostiene Carlo Masci, capogruppo di Pescara futura, “quello voluto dalla Regione su questa struttura, di sua proprietà, è un intervento escluso dal Piano regolatore, è illegittimo. Si sta cercando di piegare le regole ma se operazioni del genere non possono essere consentite ai cittadini lo stesso vale anche per il Comune. La Regione deve organizzarsi per avere tutti i titoli in regola per realizzare l’intervento”.
La soluzione, aggiunge il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, e’ nel “coinvolgimento del Consiglio” perche’ si puo’ passare per “una variante urbanistica”. Tra l’altro, afferma sempre Antonelli, anche il Tar si e’ occupato proprio di quell’area revocando un permesso a costruire. Il capogruppo di Fi sollecita anche una “seria riflessione su quello che deve accadere in quell’area, sempre che non ci si voglia limitare a creare un vuoto urbano, con la demolizione, per chi vive nella zona”.
Il capogruppo del Ncd, Guerino Testa, sottilinea invece il silenzio di amministratori della presente e della passata amministrazione, “dal sindaco Alessandrini, al suo vice Del Vecchio, fino a Moreno Di Pietrantonio, i quali hanno osteggiato l’accordo che l’ex giunta regionale stava portando avanti con la Camera di commercio per la soluzione del problema dell’ex Cofa “per poi arrivare al risultato di oggi di una procedura che mostra dei limiti”. “Non siamo contrari alla demolizione di questo rudere ma ci deve essere una visione della citta’ e chiediamo un percorso corretto. Vorremmo quindi un sussulto di dignita’ di questa amministrazione nei confronti della Regione”, conclude Testa.
Nella diffida si chiede al dirigente di “intervenire immediatamente, e comunque prima dell’inizio dei lavori, per determinare la improcedibilita’ del titolo edilizio della Regione Abruzzo” per “evitare che vengano effettuate operazioni in contrasto con il Prg”. Domani il centrodestra sara’ all’ex Cofa a vigilare su quanto accadra’.
PD: PROCEDURA REGOLARE
“Se l’opposizione deve essere costruttiva, come è stato detto più volte in Consiglio, ci attendiamo iniziative propositive e non tentativi di mettere paletti allo sviluppo della città creando pozzanghere intorno a un’Amministrazione che, con enormi sforzi, cerca di far ripartire Pescara e il suo territorio”. E’ questa la replica di Ivano Martelli, Presidente Commissione Gestione del Territorio, e Francesco Pagnanelli, Presidente Commissione Grandi Infrastrutture. “I firmatari della diffida”, proseguono i due presidenti, “adombrano solo adesso non si sa bene quali impedimenti di carattere urbanistico-edilizio, per impedire il prosieguo di una procedura di abbattimento che si trova ad un punto peraltro operativo, a giorni verranno consegnati i lavori e in 45 giorni essi dovranno essere compiuti, salvo premialità o penalità se verranno effettuati prima o dopo il termine stabilito”.
“A parte i dubbi che potrebbero esserci sui tempi, l’azione sembra più ostativa che legalitaria, visto che la procedura è attiva da diversi mesi. Nel merito siamo convinti della correttezza procedurale ed esprimiamo il nostro sostegno all’operato del dirigente comunale Gaetano Silverii, oggetto delle attenzioni particolari del centrodestra”, aggiungono Martelli e Pagnanelli, “0ltremodo convinti che l’opinione pubblica attenda con impazienza di vedere recuperata e salubre una zona della città che fino ad oggi non lo è stata, considerati anche i rischi legati alla sicurezza e alla pubblica incolumità che il manufatto, nello stato in cui si trova, rappresenta per i cittadini pescaresi”.
GIOVEDI’ 30 LA CONSEGNA DEL CANTIERE
“I tentativi del centrodestra pescarese di bloccare la demolizione di quanto rimasto dell’ex Cofa sono incomprensibili e non fermeranno un’azione che loro stessi – almeno a parole – dicono di volere: martedi’ prossimo la ditta vincitrice dell’appalto, la Cesa srl di Roma, rendera’ noto il cronoprogramma dei lavori e giovedi’ ci sara’ la consegna del cantiere”. E’ quanto afferma Alberto Balducci, vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, a proposito delle polemiche sollevate dal centrodestra al Comune di Pescara riguardo l’abbattimento dell’ex Cofa. “A chi oggi protesta – prosegue Balducci – ricordo che la procedura seguita e’ quella prevista dalla normativa vigente, ma soprattutto che quella struttura e’ bersaglio di un’ordinanza di demolizione emanata dall’allora sindaco Luciano D’Alfonso, cui nessuno – nei cinque lunghi anni dell’amministrazione Albore Mascia – si e’ peritato di dare seguito. Sono universalmente noti i problemi di carattere sanitario e di pubblica incolumita’ segnalati piu’ volte dalle forze dell’ordine anche a causa della presenza di abusivi all’interno dell’edificio. E’ quindi meritorio – conclude Balducci – il fatto di voler ripulire l’area, ripristinando il decoro dei luoghi attraverso l’eliminazione di uno stabile fatiscente, malsano e inutilizzato”.