Pescara. Il neo-assessore ai lavori pubblici, Alfredo D’Ercole, in un colpo solo, rinuncia sia alla progettazione di riqualificazione di via Tiburtina che a proseguire nel giudizio contro la passata amministrazione.
In due mosse il nuovo componente della giunta comunale di Pescara fa cadere ogni sospetto di incompatibilità, anche sul piano pratico, ipotizzate dal centrosinistra all’indomani dell’investitura dell’architetto Alfredo D’Ercole (nella foto) al timone dell’assessorato ai lavori pubblici. I dubbi in merito, circolati con insistenza nei giorni scorsi, sono stati dissipati dal sindaco Luigi Albore Mascia. Gli aspetti attorno ai quali poggiavano le accuse di incompatibilità, infatti, sono stati rimossi al momento di assumere il nuovo incarico. L’architetto D’Ercole ha rinunciato all’incarico avuto dalla giunta di centrodestra, appena lo scorso 24 dicembre, relativo alla progettazione definitiva ed esecutiva della riqualificazione di via Tiburtina. Contestualmente, lo stesso professionista ha anche rinunciato a costituirsi in giudizio, in appello, contro la passata amministrazione per il mancato pagamento di alcune prestazioni di natura professionale. “La posizione dell’assessore D’Ercole è perfettamente trasparente e soprattutto non ci sono incompatibilità di sorta”, spiega il sindaco Luigi Albore Mascia, “ E’ inesistente la paventata incompatibilità in merito all’incarico che lo stesso architetto aveva assunto, come studio professionale, per la progettazione definitiva ed esecutiva della riqualificazione di via Tiburtina. L’incarico era stato sottoscritto il 24 dicembre 2009, quando D’Ercole non poteva materialmente sapere che, dopo pochi giorni, sarebbe stato nominato assessore. Non appena ha accettato la nuova carica, lo stesso assessore si è dimesso dall’incarico professionale e, contestualmente, abbiamo revocato la gara d’appalto indetta, anche se non ci saranno ritardi nelle procedure”. Altro punto controverso, riguardava il contenzioso in essere tra il nuovo assessore ai lavori pubblici e il Comune di Pescara, per questioni con la passata amministrazione. “ Per sgomberare il campo da qualunque dubbio” aggiunge il sindaco, “ l’assessore, firmando l’accettazione dell’incarico nell’esecutivo, ha già rinunciato a essere parte processuale nel giudizio d’appello promosso nei suoi stessi confronti, in altre parole ha rinunciato alla costituzione in giudizio, come testimonia la lettera già inviata ai propri legali. Dunque il processo andrà avanti, ma l’assessore D’Ercole non difenderà le proprie ragioni”.