L’Aquila. Saranno a carica dei padroni le spese per il mantenimento del proprio cane in un rifugio comunale.
È quanto stabilito oggi dalla giunta di Palazzo di Città all’Aquila, che ha approvato un atto di indirizzo sulle modalità di affidamento dei cani di proprietà al Rifugio Comunale.
Più in particolare, il regolamento prevede, tra le altre cose, che il proprietario cedente debba rivolgere specifica istanza al sindaco del Comune dell’Aquila e, per conoscenza, al Servizio Veterinario della Asl, indicando nel dettaglio, le reali motivazioni di impossibilità a tenere il cane; che il cane, prima di essere accolto, debba essere in regola con l’iscrizione all’anagrafe canina, con i trattamenti antielmitici ed antiparassitari, le vaccinazioni annuali ed essere sterilizzato a cura e spese del proprietario; che il costo di ricovero e di mantenimento del cane è a carico del proprietario cedente e ammonta a 55,80 euro (Iva inclusa) mensili da versarsi, per tutto il periodo di permanenza del cane nella struttura, con rate quadrimestrali anticipate di 223,20 euro (Iva Inclusa); che il proprietario cedente, una volta espletato tutto l’iter burocratico previsto, dovrà, egli stesso, condurre il cane presso il canile sanitario.
“Negli ultimi tempi – ha dichiarato il sindaco – il numero delle cessioni di cani regolarmente iscritti all’anagrafe canina è aumentato, spesso con giustificazioni varie, quali vacanze all’estero o motivi familiari, a volte anche futili. La cessione gratuita ed indiscriminata dei cani di proprietà rappresenta un malcostume che incentiva l’irresponsabile acquisto o adozione di un cane. E’ compito dell’Ente, pertanto, in virtù della tutela e della protezione degli animali da comportamenti di crudeltà contro gli stessi, prevenire e reprimere i fenomeni dell’abbandono sul territorio comunale, mediante responsabilizzazione dei proprietari ed azioni di prevenzione e repressione del fenomeno. La cessione indiscriminata di cani di proprietà al Rifugio Comunale – conclude Cialente – oltre a rappresentare un danno morale per l’amministrazione, sensibile alle tematiche di tutela e rispetto di ogni essere vivente, rappresenta un danno economico a carico di tutta la collettività”.