Congelata la chiusura del distaccamento della Polstrada di Castel di Sangro

polstrada castello jpeg.jpg1Castel di Sangro. La buona notizia, ha soddisfatto gli amministratori locali e l’Associazione “Sulla Buona Strada”, riportando serenità e fiducia alla cittadinanza.

 

 

Dall’ incontro tenutosi martedi sera tra il Vice Sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso e i componenti del direttivo dell’Associazione “Sulla Buona Strada”, presieduta da Mario Loparco e che in passato si è fatta promotrice di una pacifica protesta finalizzata a salvare il distaccamento Polizia Stradale di Castel di Sangro, riuscendo ad instaurare un dialogo costruttivo con le massime autorità provinciali, regionali e non solo, è emerso che il provvedimento di chiusura della Polizia Stradale di Castel di Sangro, esteso anche ai presidi di altre forze di polizia del territorio altosangrino, è stato temporaneamente “congelato” dal governo centrale. Fonti politiche e istituzionali, molto attendibili, contattate dalle amministrazioni Comunali di Castel di Sangro, Roccaraso, e dall’Associazione, hanno confermato che la mappa dei presidi di Polizia da chiudere, come previsto dalla manovra di riordino del comparto sicurezza, va rivisitata, lasciando spazio a valutazioni in merito a tutti gli aspetti prospettati da chi si è opposto alla soppressione del Distaccamento, con argomenti validi e credibili. Lo scorso mese di marzo, attraverso l’azione promossa e sottoscritta dal dinamico sodalizio abruzzese composto da Domenico Caruso, Christian Dell’Armi, Christian Rucci, Sandro Matta, Vittorio Rosati e Pierluigi Monaco, componenti il direttivo dell’Associazione, in accordo e piena sinergia con le amministrazioni comunali di Roccaraso e Castel di Sangro, fu indetta una “riunione d’urgenza” alla quale parteciparono i rappresentati di alcuni comuni dell’alto sangro unitamente ai rappresentanti regionali delle sigle Sindacali UGL e SIULP. A seguito della riunione venne redatto un documento, riportante le valide motivazioni poste alla base dell’opposizione alla chiusura del distaccamento di Polizia Stradale. Il documento, corredato di una petizione popolare che registrò la raccolta di 2600 firme in soli tre giorni, e a una lettera sottoscritta a nome di tutti i comuni del comprensorio a firma del Presidente della Comunità Montana Enzo Patitucci , fu inviata al Ministro dell’ Interno Angelino Alfano.

 

La protesta nata a Castel di Sangro fu la prima e unica e trovò ampio risalto sugli organi di stampa. Il Distaccamento venne indicato, come strategico, utile a vigilare su strade ad alta densità di traffico, in un territorio ad alta vocazione turistica, ma soprattutto utile all’identificazione e al controllo di soggetti “interessanti” che si muovono abitualmente sull’asse Tirreno- l’Adriatico. Alla base della protesta fù altresì indicata la distanza notevole con altri comandi di polizia, e le difficoltà che si incontrano nel periodo invernale, dovute a frequenti e abbondanti precipitazioni nevose specie in prossimità dei valichi. Piena Soddisfazione è stata espressa dal Vice Sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso e dal Sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato i quali in un comunicato congiunto condividono che: “ Il messaggio trasmesso è stato ben recepito e compreso dagli organi istituzionali preposti ad ogni valutazione e decisione relativa al riordino del comparto sicurezza. La sinergia tra pubblica amministrazione, associazioni, cittadini e organi di informazione locali ha dato i suoi risultati. Castel di Sangro attualmente, grazie all’attenzione e all’impegno costante di tutti i soggetti coinvolti, rientra nei presidi di Polizia più difendibili e a minor rischio di soppressione. Questo vuol dire maggior sicurezza nel territorio, maggior prestigio, maggiora qualità della vita per quanti ci vivono e quanti decidono di soggiornarvi per le vacanze. Il Distaccamento andrebbe potenziato con altre risorse umane e mezzi e messo ancor di più in condizioni di operare per il bene comune, cosa che da anni sta facendo con grandi sforzi e sacrifici”. Ogni valutazione e decisione definitiva è rinviata a fine 2015, di tempo ce n’è abbastanza per intraprendere nuove azioni, intanto la prima battaglia sembra essere stata vinta.

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