L’Aquila. “Sono convinto che, nel prendere la decisione, il comandante della polizia municipale, Eugenio Vendrame, abbia agito seguendo il dettato della sua coscienza. Tuttavia sono persuaso che rappresenti un esercizio di moralismo fuori luogo l’aver impedito ai Verdi di affiggere degli striscioni con su scritta una delle frasi celebri sull’Italia del Presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, perché contenente delle parole poco ortodosse”.
Il Consigliere Comunale di Rifondazione Comunista, Enrico Perilli, commenta così il divieto di affissione dei manifesti dei Verdi contro il Premier.
“L’Italia è un Paese di m…” aggiunge Perilli “è un’espressione coniata dal Capo di Governo della stessa nazione che lui ha insultato. E i Verdi, con la condivisibile scelta di rendere partecipe tutti i cittadini di questa affermazione, miravano proprio a una campagna di sensibilizzazione attraverso una citazione precisa, peraltro riportata nei verbali delle intercettazioni. Lui ha utilizzato questo termine e gli Italiani lo devono sapere. La libertà di pensiero e di espressione, sancita dalla Costituzione, va tutelata, non compromessa. Mi auguro che il Comandante dei vigili urbani faccia un passo indietro e non ostacoli quella che sta per diventare una vera e propria operazione verità. In caso contrario, faccio appello al Sindaco, affinché si adoperi per il rispetto delle garanzie di libertà che appartengono a tutti i cittadini”.