Sperimentare la “patente a punti” alle aziende edili che rispettano tutte le regole in materia di sicurezza del lavoratore, nell’ambito della ricostruzione post terremoto dell’Aquila. E’ la proposta che ha lanciato oggi il presidente della Regione, Gianni Chiodi, al convegno organizzato a L’Aquila dalla Filca-Cisl sul tema “Qualità e legalità per un lavoro sicuro, regolare, stabile e professionale”.
“La città dell’Aquila – ha specificato Chiodi – potrebbe in questo modo diventare un laboratorio nazionale nel quale vengono applicate le migliori pratiche di legalità in materia di sicurezza del lavoro”.
Proprio prendendo ad esempio l’esperienza del terremoto, il presidente della Regione ha detto che “all’Aquila, sotto il profilo della sicurezza del lavoro, si sono conseguiti buoni risultati. Soprattutto nella fase dell’emergenza, quando sono state realizzate nel giro di pochi mesi abitazioni per 15 mila persone con pochissimi incidenti sul lavoro. Per il futuro dobbiamo proseguire su questa strada, anche perché nei prossimi dieci anni L’Aquila sarà il cantiere aperto più grande del mondo”. Chiodi ha poi allargato la riflessione sulla ricostruzione parlando della Zona franca urbana e dell’avvio dei lavori e degli interventi all’interno del centro storico.
“Ho l’impressione – ha concluso il presidente della Regione – che solo quando partiranno queste due fasi dell’ampio progetto della ricostruzione, la cittadinanza aquilana avrà la sensazione che la ricostruzione sia partita davvero”.