L’Aquila. Questa mattina si è svolto un incontro tra il Presidente Gianni Chiodi e Giuliana Vespa della UGL-Sanità, per analizzare la difficile situazione dei precari della ASL aquilana. Il Presidente ha illustrato l’iter che la Regione sta portando avanti per ottenere la stabilizzazione “dei vincitori di concorsi ed aventi diritto che hanno già contratti a tempo determinato” come da delibera n. 3 del 17 Febbraio 2011. Nonostante il parere negativo del Ministero dell’Economia, il Presidente ci ha confermato la determinazione a portare avanti la delibera tanto che la ASL, in questi giorni, sta provvedendo ad inviare la lista degli aventi diritto.
Chiodi ha inoltre aggiunto che, dopo aver personalmente incontrato i Ministri di salute, economia e funzione pubblica, il Governo ha recepito che il bilancio di riferimento per i tagli, per quanto riguarda L’Aquila, deve essere, per ovvie ragioni, il 2010 e non il 2009.
La prossima settimana il Governo presenterà un correttivo del “Milleproroghe”, così come richiesto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel quale ci sarà anche il provvedimento salva precari per la Asl aquilana.
Prendendo atto di quanto detto, la rappresentante dell’Ugl ha ribadito a Chiodi la cruciale importanza di queste stabilizzazioni in assenza delle quali le ripercussioni potrebbero essere devastanti per l’intero comprensorio. L’Ugl monitorerà costantemente l’evolversi della situazione ed incontrerà di nuovo il Commissario Chiodi non appena sarà presentato il correttivo al “Milleproroghe”.
L’onorevole Giovanni Lolli sulla sanità nella provincia dell’Aquila. “Il Presidente Chiodi con un’incredibile leggerezza ha dimenticato, seppur più volte sollecitato, di chiedere al Governo di intervenire sulla gravissima situazione della mancata riconferma dei precari ospedalieri che, nella provincia dell’Aquila, colpita duramente dal terremoto, si traduce in una paralisi del sistema ospedaliero. In particolare, nell’ospedale dell’Aquila vengono a mancare 36 medici, 1 biologo e 29 infermieri; nell’ospedale di Avezzano, 20 medici, 1 biologo e 11 infermieri; nell’ospedale di Sulmona 16 medici e 10 infermieri; nell’ospedale di Castel di Sangro, 7 medici, 1 biologo e 3 infermieri. È evidente a tutti che sono cifre spaventose ed è per questo che oggi ho inviato un’interrogazione al Ministro della Salute per chiedere se intenda, nel primo provvedimento utile, porre rimedio a questa drammatica situazione”.