L’Aquila. Polemica per l’esclusione dell’Università de L’Aquila dal Tavolo di coordinamento degli enti per la ricostruzione, che si è riunito l’ultima volta giovedì scorso alla presenza del sottosegretario Gianni Letta.
Il rettore Ferdinando Di Orio ha infatti lamentato di non essere stato invitato, ricordando le potenzialità dell’ateneo, la validità dei suoi contributi professionali, il legame profondo col territorio e con la sua rinascita.
Dopo l’episodio al rettore è giunta solidarietà da diversi esponenti politici, soprattutto di centrosinistra. Maurizio Acerbo, capogruppo di Rifondazione Comunista in Consiglio regionale, commenta in proposito: ”L’esclusione del rettore e, quindi, dell’Università, dall’incontro con il sottosegretario Gianni Letta è un fatto molto grave. Il commissario Gianni Chiodi dovrebbe scusarsi immediatamente per una dimenticanza così macroscopica. Chiodi, in qualità di Commissario e di presidente della Regione, è solito non curarsi dei problemi dell’ateneo aquilano nè di quelli del diritto allo studio, ma temo che non si tratti di un errore ma di una scelta politica”.
Secondo Acerbo, si tratterebbe del tentativo, da parte delle “geografie del potere”, di marginalizzare il ruolo dell’Università “o meglio” precisa il consigliere, “di un rettore che si ritiene troppo indipendente o comunque non gradito. Al golf club, Chiodi può invitare chi gli pare, ma a un incontro ufficiale con il governo no”.