Vasto. “Sono indignato per quanto ho visto oggi martedì 19 maggio alle ore 13,15 lungo il corridoio al piano terra dell’ospedale “San Pio” di Vasto. Stavo percorrendo quel tragitto, seguendo le frecce collocate sul pavimento, allorquando sono stato invitato – come gli altri cittadini presenti in quel momento in quel punto del nostro presidio ospedaliero -, da un guardia giurata a voler fare marcia indietro ed entrare in una spazio aperto che immette nel reparto UTIC del nostro presidio sanitario.
Motivo di tale “dirottamento” il passaggio nel corridoio di un paziente colpito dal Covid il quale è transitato a piedi dinanzi ai nostro occhi, come un Cireneo, con a fianco un infermiere “alabardato” di tutto punto.
Una scena che non avrei voluto vedere e che mi ha sconvolto non poco. E se quel Cireneo fossi stato io o un mio famigliare?
Lascio immaginare i commenti di chi come me ha assistito a quel passaggio.
Passato il povero Cireneo i presenti si mostravano titubanti nel riprendere il cammino lungo il corridoio di accesso al “S.Pio” osando sperare in una immediata disinfestazione degli ambienti. Nulla di tutto questo. Di lì ad un minuto il “traffico” nel corridoio (non arieggiato) è tornato regolare come se nulla fosse accaduto.
Mi chiedo e chiedo al Direttore Generale della Asl, Thomas Schael: ma nel nostro ospedale non esiste una “zona grigia” destinata ai pazienti Covid? Quali sono le misure di sicurezza sanitaria che vengono adottate allorquando un malato di Covid entra dentro l’Ospedale “San Pio”?”. Si legge così in una nota donsigliere comunale di Vasto, Giuseppe Forte.