Pescara. “Regione Abruzzo non è mai riuscita a dare un’identità reale ai trabocchi. Si tratta di uno dei riferimenti turistici e culturali più caratteristici della costa teatina e di tutta la nostra regione, eppure ancora oggi, dopo anni di attesa, manca una legge organica sul tema. Le Giunte regionali che si sono alternate al governo dell’Abruzzo, sia di centrodestra che di centrosinistra, ogni volta che sono intervenute hanno reso le norme ancora più complicate e, in certi casi, inapplicabili. Palese il caso dell’impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri della legge approvata dalla maggioranza Lega-FDI-FI lo scorso anno. Per questo ho depositato un’interpellanza, con carattere di urgenza, affinché la Giunta si sensibilizzi, una volta per tutte, su un tema decisivo per lo sviluppo dell’immagine della nostra regione e crei un tavolo di confronto con tutte le parti interessate. L’obiettivo finale dovrà essere quello di arrivare alla stesura di una legge organica sui trabocchi”.
Ad affermarlo è il Consigliere regionale M5S Francesco Taglieri. “Oltre alla necessità – prosegue – di fare chiarezza e superare i rimandi a varie leggi regionali, che hanno reso cervellotica la comprensione delle regole attualmente in essere, mi auguro che si faccia chiarezza anche su alcune dichiarazioni dell’Assessore Campitelli che sulla stampa ha affermato di “escludere i trabocchi dalla applicazione della autorizzazione sismica. Fatto che non diminuisce la sicurezza statica delle strutture”. Rimane molto difficile capire come si possa abolire questa valutazione di rischio per strutture originariamente nate come “macchine da pesca” con un equipaggio di poche persone, che adesso vengono adibite alla ristorazione con un numero di persone che può arrivare fino a 60. Tenere presente solamente la sicurezza statica, in una regione che è seconda per rischio sismico in Italia, può rappresentare un azzardo che sarebbe bene non correre”.
“Allo stato attuale, la verità è che i trabocchi potranno riaprire solamente grazie a un articolo inserito nella legge Cura Abruzzo approvata poche settimane fa, proseguendo col solito modus operandi di aggiungere rimandi e modifiche temporanee che non danno una visione di insieme di un bene culturale straordinario per la nostra regione. Per questo non si può più aspettare per lavorare a un testo organico, che armonizzi i riferimenti regionali con quelli nazionali e tenga di conto delle istanze di ogni soggetto interessato: dai traboccanti alla Capitaneria di Porto, dal Demanio ai Beni Culturali, fino alle istituzioni politiche quali Comuni ed Ente Regionale. Lo sviluppo dell’Abruzzo deve passare anche da scelte come queste, che portino alla promozione di un turismo sostenibile e integrato nell’insieme della “Via Verde” – “Costa dei Trabocchi”. Mi auguro che la Giunta Marsilio non abbia intenzione di perdere altro tempo e di farsi sfuggire anche questa opportunità”, conclude.