Chieti. Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Così recita un famoso detto, ma per qualcuno rispondere è un dovere, o dovrebbe esserlo, e quel qualcuno è precisamente la Asl 02 di Lanciano Vasto Chieti, soprattutto se a porre le domande è un Vice Presidente della commissione Sanità di Regione Abruzzo, componente tra l’altro della Commissione Vigilanza, come il consigliere regionale Francesco Taglieri.
Eppure sembra che la Asl non fornisca risposte soprattutto a quelle domande che probabilmente reputa “scomode”. A segnalare questa sorta di mutismo selettivo è proprio Francesco Taglieri (M5S) che a seguito delle polemiche tra il Sindaco Luciani di Francavilla e la Asl 02 spiega: “La questione del consultorio e del servizio 118 di Francavilla, che vede il Sindaco Luciani in contestazione con la ASL per l’inerzia nella sistemazione dei locali in cui deve essere trasferito il consultorio e soprattutto la sede del servizio 118, è stata oggetto di uno dei miei accessi agli atti a cui la Asl non ha mai dato seguito. Eppure il fatto era già “urgente” al momento in cui ho depositato la richiesta, ed eravamo a dicembre del 2019. È passato quasi un anno, e sembra che nulla si sia mosso.
Un comportamento ostativo inaccettabile anche alla luce del fatto che la mia funzione di sindacato ispettivo è garantita dall’Art. 30 dello Statuto regionale: come consigliere regionale e come componente della commissione vigilanza ho diritto a porre in essere degli accessi agli atti a Enti o aziende dipendenti o partecipate da Regione Abruzzo. Atti che mi dovrebbero essere resi entro 48 ore anche se, per una forma di cortesia, solitamente li richiedo entro 7 giorni.
Un regolamento che la Asl 02 sembra non voler rispettare. E quello di Francavilla è solo uno dei casi in cui l’ostruzionismo burocratico ha rallentato lo svolgimento delle mie funzioni. Di cinque accessi agli atti protocollati, infatti, ho ottenuto una sola risposta relativa all’amianto nel reparto di Ginecologi del Renzetti e una comunicazione in cui mi si rispondeva che il regolamento sulla Polizia Mortuaria, che nelle altre ASL è presente, da loro non esiste. Finito. Eppure di domande ne ho poste.
Oltre al caso Francavilla ci sono altri quesiti a cui la Asl si ostina a non rispondere: il primo relativo alle carenze sulla sorveglianza sanitaria, in cui chiedo già da luglio 2019 le schede di rischio per le specifiche mansioni e l’elenco dei lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria. Atti indispensabili per capire se i rischi a cui sono soggetti molti operatori sono correttamente valutati, e per verificare la corretta ed uniforme adozione delle misure tecniche organizzative per la tutela della salute del benessere e della sicurezza dei lavoratori. Il secondo, depositato il 29 settembre 2020, tuttora inevaso, riguarda le segnalazioni di gravi carenze strutturali in più di un laboratorio analisi della provincia di Chieti”. Conclude.