Cupello. La Senatrice a Vita Liliana Segre, presidente della Commissione Anti-discriminazioni, ci ha raggiunto con una nota dal Senato della Repubblica, nella quale afferma: “Apprendo da fonti stampa che l’Amministrazione Comunale di Cupello in provincia di Chieti ha approvato una delibera che prevede la possibilità di ricorrere in Tribunale per “diffamazione aggravata” avverso coloro sospettati di rivolgere, particolarmente a mezzo social, determinate critiche ritenute eccessive ad autorità cittadine. Anche nella mia veste di Presidente della Commissione “Anti-discriminazioni” il mio auspicio è che l’atto venga ritirato e che il dibattito pubblico ed istituzionale riguadagni in qualità”.
La Senatrice, nostra cittadina onoraria grazie all’azione e alla spinta delle minoranze consiliari (ben poco onorata dall’Amministrazione Comunale di Cupello), ha condiviso l’indignazione profonda per questa pericolosa involuzione autoritaria del Sindaco e della Giunta Comunale per la difesa del diritto di critica e della libertà di espressione, aggiungendo: “Sono certa che tutte le parti in causa sapranno dare prova di sensibilità democratica e di condivisione di basilari principi di civiltà”. Tutte le forze in campo sono impegnate in una battaglia per la difesa dei principi fondanti la nostra Costituzione, gravemente minati da un atto deliberatamente intimidatorio e antidemocratico unico nel suo genere e, lo ribadiamo, antistorico visto che ci riporta indietro al periodo più cupo e tetro della storia del nostro Paese. Condividiamo la dichiarazione e ringraziamo la Senatrice Liliana Segre che per la sua storia e formazione politica e culturale ha colto con impareggiabile sensibilità, il pericolo al quale i cupellesi vanno incontro e raccogliamo l’input di una condivisione di quei “basilari principi di civiltà” la cui base è nell’espressione delle libertà democratiche.