Vasto. «Avevo chiesto ai rappresentanti delle istituzioni senso di responsabilità e collaborazione e niente polemiche, perché quanto accaduto all’ospedale di Vasto è uno di quei fatti accidentali a cui bisogna fare fronte con senso pratico e tempestività e stando tutti dalla stessa parte. A dir poco indecente la risposta del Sindaco Francesco Menna, che sceglie il ruolo di capo popolo e chiama alla protesta i cittadini»: non vanno giù al Direttore generale della Asl, Thomas Schael, le dichiarazioni del primo cittadino di Vasto che stigmatizza l’accorpamento di Medicina e Geriatria deciso dalla Direzione per fare spazio alla Chirurgia e preservarne l’attività dopo il crollo parziale del solaio che ha interessato una stanza, determinando lo svuotamento dell’unità operativa nella quale sono in corso gli accertamenti dei tecnici per ricercare le cause dell’incidente e mettere in atto interventi di risanamento adeguati.
«E’ del tutto evidente che il fatto accaduto abbia creato problemi organizzativi all’ospedale – prosegue Schael – ma lo è altrettanto che le soluzioni adottate siano finalizzate a salvaguardare le attività, pur nella necessaria contrazione degli spazi. Se ci si oppone a tale logica elementare, vuol dire che si intende fare un uso strumentale di qualunque avvenimento. Devo allora ricordare che se negli anni passati fossero stati fatti investimenti sull’ospedale di Vasto, non ci ritroveremmo oggi a scansare le macerie e contare i danni. Eppure lo stesso Sindaco avrebbe potuto, in virtù del ruolo ricoperto presso l’assessorato regionale alla Sanità, sostenere la causa del “San Pio”, che aspetta da anni 10 milioni di euro, chiesti più volte, per necessari lavori di adeguamento strutturale. Se oggi mostra segni di cedimento sotto il peso degli anni, non può certo essere addebitato al sottoscritto, che si è trovato a gestire un ospedale vecchio, dove gli impianti sono talmente usurati da essere friabili e cedere se solo vengono toccati con un dito. E vogliamo dire delle tecnologie, datate e obsolete? O della nuova Tac che non si era riusciti a mettere in funzione e diventata pienamente operativa tre mesi dopo il mio insediamento? Non ci ha pensato nessuno all’ospedale di Vasto, perciò l’annuncio della protesta ha davvero dell’incredibile e Menna non avrebbe dovuto nemmeno averne la tentazione. Ci sono situazioni nelle quali un sindaco deve rimanere fuori dalle parti, perché glielo impone il ruolo, laddove non lo soccorra il senso di responsabilità. A fronte di quanto accaduto a Vasto, si può essere solo solidali e vicini all’Azienda, nel nome di un interesse comune: garantire l’assistenza adottando le soluzioni possibili in un edificio che è quello che è. Chi si sottrae e sceglie altre strade, preferisce lo sciacallaggio politico sperando di ricavarne consenso. La tutela della collettività e dei servizi per la salute non passa certo da lì».