Chieti. “Stando alle informazioni ricevute, sembrerebbe che oggi ci sia un nuovo guasto all’unico macchinario funzionante del reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Chieti, che ha comportato di nuovo la sospensione delle terapie radianti per i pazienti”, interviene così la Consigliera regionale del M5S, Barbara Stella.
E prosegue, “fino ad ottobre scorso, prima che uno dei due apparecchi si rompesse del tutto, nel reparto di Radioterapia Oncologica erano presenti due acceleratori lineari proprio perché, nel caso di guasto di uno dei due, i pazienti potessero proseguire con le loro cure. Invece la Giunta regionale, nonostante fosse a conoscenza dell’inoperatività di una delle due apparecchiature già dal mese di ottobre 2020 e avesse anche ottenuto la disponibilità di fondi ministeriali, si è mossa in forte ritardo emanando le procedure di gara per acquistarne uno nuovo solo pochi giorni fa, ben 5 mesi più tardi”.
Continua la pentastellata, “il fatto più grave è che purtroppo i tempi della gara e della messa in opera del macchinario nuovo non potranno di certo essere rapidissimi, per ragioni di natura amministrativa di cui Assessori e Dirigenti regionali erano e sono ben consapevoli. Pertanto, nella migliore delle ipotesi, se non dovessero sorgere altri problemi, il nuovo acceleratore lineare diventerà operativo non prima di cinque/sei mesi, lasciando fino ad allora il reparto privo di una valida alternativa nel caso di un guasto, come purtroppo sta avvenendo oggi. Adesso sarei curiosa di sapere dal Direttore Schael e dall’Assessore competente in che modo possa proseguire il servizio di radioterapia oncologica in caso di guasto dell’unico macchinario funzionante! Proprio per questo ritengo inaccettabile il ritardo sull’avvio della gara per l’acquisto del nuovo macchinario”.
Conclude la Consigliera regionale del M5S Barbara Stella, “questo è il risultato di una pessima capacità di programmazione da parte della dirigenza della Asl e della Regione che dovrebbero sempre garantire un’assistenza sanitaria adeguata, che grava sui pazienti e anche sul personale sanitario. Mi auguro che le procedure di gara non subiscano ulteriori rallentamenti e che non ci siano altri “contrattempi” che possano interrompere ulteriormente le cure dei pazienti oncologici”.