Chieti. “Riteniamo che in questa fase emergenziale sia necessaria, ora più che mai, unità, responsabilità e soprattutto verità da parte di coloro chiamati a rappresentare una città come il consigliere comunale di Vasto di Fratelli d’Italia, Vincenzo Suriani e/o la sindaca leghista di San Salvo, Tiziana Magnacca che non si è dispensata dal commentare il post del consigliere comunale”.
Si legge così in una nota del Pd Chieti e dei segretari del Pd del Vastese, che prosegue: “In questo momento di grandi difficoltà e di seria emergenza sanitaria per la nostra Nazione riteniamo pertanto di basso livello civile, morale e istituzionale i post e i commenti pubblicati sui social che attaccano il – seppur per loro non condivisibile – duro ed estenuante lavoro di tutela della Salute degli italiani da parte del Governo.
Un post e un commento che attaccano il Governo ritenendo i suoi esponenti “incapaci” e “imbranati”. Rispettiamo le loro idee (ovviamente non le condividiamo), ma riteniamo però, ora più che mai, che fake news e propaganda elettorale ledono alla nostra Italia.
Non è nostra intenzione sollevare polemiche e disgiunzione, ma dinanzi alla “non verità” occorre fare chiarezza.
È bene che tutti i cittadini sappiamo che a divulgare la bozza del Decreto di chiusura della Regione Lombardia e di altre 14 provincie del Nord è stata (come da foto allegata) la Lega di Matteo Salvini, quella destra manipolatrice e priva di responsabilità ed etica morale, civile e istituzionale che, in un post su Facebook ha pubblicato alle 20.34 del 7 marzo, prima della definitiva approvazione del Governo, la notizia creando incertezza, panico e fughe di massa.
Un gesto irresponsabile e lesivo per la nostra Italia, ma ancor più irresponsabile e lesivo la divulgazione di fake news da parte dei nostri esponenti locali.
Riteniamo che contenere la diffusione del Coronavirus sul territorio italiano sia quanto necessario fare. Condividiamo pertanto anche l’ordinanza del Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dell’obbligo di quarantena obbligatoria per tutti coloro che rientrano in Abruzzo dalla Lombardia e dalle altre 14 province indicate nel DPCM.
Responsabilità e buon senso è quanto chiediamo a tutti i cittadini. Responsabilità e verità è quanto chiediamo ai nostri esponenti politici locali”.