Vasto. Sono 5 i punti contenuti in un’interpellanza firmata dal Consigliere regionale del M5S Pietro Smargiassi, per mettere nero su bianco e una volta per tutte le intenzioni di questa maggioranza di centro destra sulle sorti del San Pio di Vasto. Il documento è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa che ha avuto quasi il sapore di una resa dei conti: da una parte la propaganda che la politica locale ha fatto per anni sul San Pio e su quello che sarà il nuovo ospedale di Vasto, e dall’altra chi, come Smargiassi, denuncia da anni carenze e chiede da tempo interventi seri e una corretta programmazione per garantire a tutto il territorio il diritto alla salute.
“Sembra che l’Assessore Verì si sia svegliata da un lungo sonno – afferma Smargiassi – dopo oltre un anno in cui è a capo della sanità regionale si accorge che l’Ospedale di Vasto sta crollando. Forse servivano i controsoffitti crollati del reparto Chirurgia per farla svegliare, o più probabilmente, l’odore di campagna elettorale nella città che come per magia riporta di consueto il dibattito politico sul nuovo ospedale, senza che però ci diano spiegazione su costi, progetto e tempistiche. Un modo di fare che assomiglia più a quello di una campagna elettorale che a una lungimirante amministrazione del territorio, cosa a cui Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ci hanno ormai abituato con i risultati disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti. Ma se pensano di utilizzare ancora una volta il traino del nuovo ospedale per fare questua di voti in vista delle future amministrative si sbagliano di grosso. I vastesi ricordano ancora tutte le promesse fatte nel corso delle elezioni regionali e poi non mantenute: o pensano che siamo troppo stupidi o pensano di essere troppo intelligenti. In entrambi i casi si sbagliano di grosso. E allora se non voglio farlo loro, parliamo noi, dati alla mano, di ciò che sta accadendo: la relazione uscita dagli uffici della Asl 2 – spiega Smargiassi – riguardo alla tenuta della struttura ha fatto emergere una situazione a dir poco grave. Sono definiti come urgentissimi i lavori per l’impermeabilizzazione del balcone del quarto piano, la manutenzione o sostituzione dei canali di gronda in cemento armato e lamiera, la verifica dei balconi a sbalzo per evitare altri crolli di pezzi di calcestruzzo, la mappatura delle colonne montanti dei servizi. È necessaria la verifica dei sottotetti perché restino liberi da carichi che potrebbero non reggere. A completare un quadro di cronica assenza di manutenzione sull’intero Ospedale ci hanno pensato i rilievi dei Vigili del Fuoco, che hanno rilevato infiltrazioni d’acqua e armature ossidate”.
“Mentre la struttura veniva di fatto ignorata all’esterno – prosegue Smargiassi – stessa sorte è spettata anche all’interno dei reparti, finiti al centro della politica regionale solo per tagliare offerta sanitaria e servizi. Al San Pio mancano posti letto, medici e infermieri in quasi tutti i reparti. La carenza di cinque anestesisti ha ridimensionato notevolmente le sedute operatorie, tanto che molti pazienti vengono spostati su Chieti o Lanciano. Mancano i primari di Medicina, Pronto Soccorso, Cardiologia e Dialisi. Rimangono declassati i reparti di Gastroenterologia e Urologia. Aspettiamo di sapere quando si potrà consentire di nuovo il parto in acqua, una vera eccellenza della struttura, e di capire se gli interventi oncologici all’apparato riproduttivo femminile sia ancora possibile farli in programmazione o se si interverrà esclusivamente in emergenza. Per non parlare poi dell’Emodinamica, una promessa buona per tutte le stagioni elettorali, fatta sia dal centrodestra che dal centrosinistra, e mai manutenuta alla prova dei fatti”.
“In questo contesto di gravità inaudita, le parole dell’Assessore Verì sulla realizzazione del nuovo ospedale sembrano rappresentare il solito slogan a orologeria, ripetuto ogni volta che ci si avvicina a una qualsiasi tornata elettorale. I cittadini vastesi sono stufi di essere trattati così, di ascoltare nei mesi di campagna elettorale parole che vengono puntualmente tradite. Per questo, – incalza Smargiassi – visto che nella Commissione competente nessun esponente della Giunta ha avuto il buonsenso di presentarsi e parlare del nostro Ospedale, ho depositato un’interpellanza per impedire al centrodestra di continuare a scappare dal confronto. Le domande sono tanto semplici quanto precise: ho chiesto quali siano gli interventi necessari per il San Pio di Vasto, quali di questi siano già stati posti in essere e con quali fondi, se siano state fatte verifiche strutturali su solai e strutture portati per evitare altri crolli, e, soprattutto, cosa intenda fare col nuovo Ospedale, visto che l’Assessore ne ha parlato pubblicamente. Ho chiesto di conoscere se sia già stata individuata un’area, quanto costerà, se c’è un cronoprogramma e se esista un progetto”.
“Le chiacchiere si fanno nei bar – conclude Smargiassi – e non certo quando si hanno compiti di governo del territorio. È un dovere della politica parlare di temi concreti, nelle sedi opportune, invece di lanciare slogan vuoti. Il tempo della propaganda deve finire una volta per tutte, specialmente quando si parla della salute dei cittadini. Il centrodestra, se ne è in grado, inizi a dare spiegazioni ai vastesi su una gestione fallimentare della sanità e del loro Ospedale, altrimenti riconoscano la propria inadeguatezza e tolgano il disturbo”.