Ortona. “Dimissioni, subito e senza giri di parole. Questo ci aspettiamo dal Sindaco dopo che, ci viene da dire finalmente, il Collegio dei Revisori dei Conti ha finalmente alzato il velo sui contributi assegnati nel corso dello scorso anno al Comitato Manifestazioni Ortonesi. E, una volta ricostruito tutto il sistema di gestione ha impacchettato i documenti e inviato tutto alla Procura generale Corte dei Conti”: è quanto afferma il consigliere comunale Angelo Di Nardo, capogruppo di Fratelli d’Italia, Lega e lista Libertà e Bene Comune per Ortona.
“E’ proprio vero che tutti i nodi vengono al pettine – prosegue Di Nardo – da tempo sosteniamo che questa amministrazione utilizza feste e iniziative varie per gettare fumo negli occhi dei cittadini, senza alcuna reale finalità culturale, senza un vero progetto, senza un obiettivo di rilancio turistico. Manifestazioni che non hanno alcuna eco fuori dalla ristretta cerchia cittadina, e neppure in quella”.
Adesso, nero su bianco, ci sono anche i numeri: “Il Sindaco festaiolo – illustra Di Nardo – ha elargito nel corso dell’anno 2019 al Comitato delle Manifestazioni Ortonesi la bellezza di €. 215.269,71 risorse che avrebbero dovuto e potuto essere spese nell’interesse della Città. Per festicciole, pranzi, aperitivi ha pescato dalle casse comunali ben 10 volte di più di quanto aveva fatto, nel 2017, il Commissario Prefettizio. All’epoca, con i suoi 20.000 euro sui 64.800 utilizzati per le manifestazioni, il Comune si era tenuto ben al di sotto della percentuale del 35% prevista dal regolamento per la partecipazione. Come opposizione, e i cittadini lo sanno bene, ho denunciato più volte l’inopportunità di alcune spese. Ma il Sindaco, con il suo consueto atteggiamento, è rimasto sempre sordo a ogni suggerimento o protesta”.
“Non si può continuare a far gestire il denaro pubblico senza rendicontazioni, solo per favorire qualche amico degli amici e garantirsi voti in Consiglio Comunale. Dobbiamo prendere atto – conclude Di Nardo – che questo Sindaco sta portando Ortona sull’orlo del disastro: senza una visione economica, con una capacità progettuale inesistente, può soltanto evitare di combinare ulteriori danni. Per questo deve andare via. Subito, per restituire voce e diritti e tutti i cittadini. E dignità alla città”.