Chieti. “Il Partito democratico continua in maniera subdola a mistificare la realtà mentre il Sindaco Menna somiglia sempre più a un extraterrestre caduto per caso nel vastese dimostrando, peraltro, di non conoscere affatto la realtà”. Questa la replica dell’assessore regionale alle Attività Produttive e Turismo Mauro Febbo circa le ultime affermazioni di alcuni esponenti del Pd sulla vicenda delle nuove cartelle da parte del Consorzio di Bonifica Sud.
“E’ paradossale – afferma Febbo – come il sindaco Menna abbia ancora il coraggio di argomentare sulla vicenda Cotir dopo aver taciuto per ben cinque anni mentre al governo della Regione c’erano proprio i suoi amici del Partito democratico che hanno decretato scientificamente la chiusura definitiva del Centro di ricerca. Lo scippo di cui parla è imputabile solo ed esclusivamente al PD. Inoltre, parla dimostrando di non conoscere proprio nulla sull’argomento in quanto il Cotir è stato messo in liquidazione, senza tra l’altro pagare le 37 mensilità arretrate dei lavoratori, per poi essere riassorbito dal Crua (Avezzano) e non dall’Arap. Ricordo a Menna e al Partito democratico che l’attuale commissario del Consorzio Bonifica Sud è stato scelto e nominato direttamente da D’Alfonso e dove erano, con i loro comunicati di denuncia, quando si sono fatte le tante e diverse assunzioni, deciso gli aumenti 40% dei canoni consortili e l’affidamento attraverso Project financing sulle centraline!!??? Infine – conclude Febbo – mi spiace leggere come venga fatta, con leggerezza e pressapochismo, tanta confusione sugli Enti vastesi tant’è che al Partito democratico bisogna spiegargli bene come l’Arap non centri nulla con il Cotir né tanto meno con il Consorzio di Bonifica. Bene ha fatto il Partito democratico a denunciare la gestione dell’Arap ma voglio ricordare loro come fino al 25.9.2019 sia stato gestita da Giampiero Leombroni braccio destro e uomo fidatissimo di D’Alfonso. Pertanto, invito gli esponenti del Pd a non vestire i panni dei puri ed immacolati in quanto loro sono i veri responsabili delle vicende che oggi denunciano, magari invece avessero un po’ di pudore per tacere”.