Lo stato del Pd e del centrosinistra del Vastese, la riflessione di Camillo D’Amico

Cupello. “Assisto interessato alle vicende politiche ed istituzionali del mio territorio: il vastese. Per me, nato in un comune del Sangro dove sono stato anche giovanissimo amministratore,, è territorio di adozione ma l’ho sempre servito con grande passione civile, politica ed istituzionale. La mia collocazione Politica è sempre stata limpida e lineare così come l’allocazione partitica.

Mai, in tutto il mio impegno politico, ho cambiato strumentalmente ‘bandiera’ al solo scopo di avere facili rivincite verso chi avrei potuto coltivare rancori per dispetti o privazioni nelle aspettative personali. Di occasioni non ne sono mancate se solo rammento a quanto è successo a Cupello negli anni 2013/2014 per la quale, ancora oggi, il Centro – Destra ne sta ampiamente ed immeritatamente godendo i benefici. Nel vastese il Centro – Sinistra da anni ha perso una guida ed una sintesi. Il rimedio, in mancanza di un autorevole figura che racchiuda l’unità di tutti, sta nel ‘gioco di squadra’. Questo ruolo, per definizione e sul piano istituzionale, tocca al Sindaco del comune capofila del territorio che è Vasto. L’attuale, Francesco Menna, è in scadenza per la fine della legislatura; al riguardo, anche se a ‘singhiozzo’, ha svolto il suo ruolo con onestà e competenza dando respiro al territorio e prendendone le redini quanto ciò si è reso utile e necessario. Pur se insufficiente merita però una prova d’appello perché il futuro prossimo che verrà porrà ancora più forte la necessità di fare tutti insieme sintesi per l’interesse corale del vastese che parte dal litorale e finisce fisicamente con i confini del Molise con le cittadine di Castiglione Messer Marino e Schiavi d’Abruzzo.

Tante, troppe sono le sfide immediate e future che ci attendono e, Francesco Menna, può e deve avere la possibilità di continuare il lavoro avviato. A margine di tutto ciò una riflessione di natura personale sullo stato del PD che è il ‘mio’ partito. Non giovano alcune situazioni dove non si è riusciti a presentare una lista in ‘continuità’, come Scerni dove avevamo il Sindaco uscente, oppure Casalanguida, dove neanche una lista che potesse poi essere di possibile minoranza. Ciò denota ancora poco radicamento sociale e mancanza di presenza territoriale capillare che va ritrovata. La politica fatta solo attraverso i ‘social’, aggravata dal lungo periodo della pandemia del ‘Covid 19’, non aiuta a ritrovare il nostro retroterra culturale che è basato sul protagonismo della fisica partecipazione di iscritti, militanti e simpatizzanti. E’ certo non più rinviabile e vitalmente necessario aprire porte e finestre a figure ed idee nuove che abbraccino e sposino le legittime richieste che la gente ci chiede. Il PD ed il Centro – Sinistra sono ancora molto presenti nei sentimenti popolari tra ma è necessario tornare tra la gente con umiltà, generosità nell’ascolto e coraggio nelle decisioni. Ad ogni modo auguro a tutti i candidati Sindaci del Centro – Sinistra non solo di confermare ma di rafforzare le posizioni di guida nei comuni così da disegnare una decisa inversione di tendenza che, a breve, possa interessare anche il mio comune dove il Centro – Destra ha sommato disastri finanziari ed assenza politica nel protagonismo del territorio anche su materie dove poteva recitare un ruolo da protagonista”. Si legge così in una nota di Camillo D’Amico.

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