Guardiagrele. “Il progetto della Giunta Di Prinzio di spostare all’Anello la nuova scuola media è inutile e costoso”. Esordisce così il gruppo Guardiagrele il bene in comune che annuncia per domenica 10 aprile un incontro in piazza Santa Maria Maggiore.
“Pensiamo che sia doveroso informare la cittadinanza sugli sviluppi sul tema dell’edilizia scolastica – prosegue la nota – soprattutto perché sono in gioco interessi importantissimi della città.
Dopo avere ripreso i lavori per la nuova scuola primaria ai Cappuccini – aggiunge il gruppo – oggi siamo alle prese con la questione della scuola media. In comune la precedente amministrazione ha lasciato un progetto e circa 4 milioni per i lavori pronti per andare in gara.
Di Prinzio, invece, insiste per spostare quella Scuola altrove. Ci facciamo molte domande e pensiamo che i cittadini abbiano il diritto di sapere come stanno le cose.
Ad esempio pensiamo sia assurdo perdere altro tempo dietro uno spostamento quando si potrebbe avere una nuova scuola adesso. Abbiamo il timore che a causa dei tempi lunghi per fare un nuovo progetto si possano perdere i fondi.
Soprattutto – precisa la nota – ci chiediamo quale idea di sviluppo abbia la giunta Di Prinzio e quale senso possa avere oggi spostare la scuola media lontano dal plesso attuale creando il deserto in un quartiere importante destinato, così, ad essere svuotato anche con danno delle attività commerciali che vivono anche grazie alla scuola.
Aggiungiamo che la famosa idea del campus che la Giunta continua ad utilizzare per parlare della sua idea è ormai lontana: il progetto di Di Prinzio oggi è quello di realizzare un prefabbricato di tipo industriale a due piani senza neanche una palestra, da collocare tra la piscina e l’ospedale senza nessuna logica di sviluppo, consumando altro suolo e creando problemi alle famiglie.
C’è, poi un altro dato che è quello relativo alle risorse necessarie per pagare i progettisti e per pagare gli espropri. La Giunta Di Prinzio ha fatto la sua scelta politica di dichiarare il dissesto; ha detto ai cittadini che non ci sarebbero state conseguenze e, invece, vediamo tutti che i fornitori non vengono pagati, i lavori si bloccano e i tributi vanno alle stelle perché si dice che non ci sono soldi. In questa situazione, ci chiediamo perchè sprecare oltre 200mila euro per inseguire una idea folle.
Di tutto questo desideriamo parlare con i cittadini perché è doveroso informarli di quello che sta accadendo augurandoci che si torni indietro e si restituisca futuro alla città, a partire da un quartiere che anziché essere abbandonato merita di essere valorizzato”
L’appuntamento in piazza è per domenica 10 aprile alle 12.00.