“Disagi della neve provocati dalla incapacità gestionale e lentezza della maggioranza”
Guardiagrele. “I disagi della nevicata del 26 e 27 febbraio e i ritardi nella rimozione della neve, sono legati alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2022 da parte della amministrazione Di Prinzio.” Inizia così la nostra del gruppo _Guardiagrele il Bene in Comune_.
“Oltre alla mancata attivazione del piano neve predisposto durante la nostra amministrazione, infatti, siamo a marzo 2022 e l’amministrazione Di Prinzio non ancora approva il bilancio di previsione 2022. Questo vuole dire che la capacità di spesa del Comune è di un dodicesimo della somma impegnata: in pratica, senza l’approvazione del bilancio di previsione se il Comune ha in tasca 12 euro, può spenderne uno al mese”.
Prosegue la nota “Sono passati più di dieci giorni dalla copiosa nevicata, ma a Guardiagrele il tempo si è fermato: la neve è stata ammucchiata alla bell’e meglio nelle piazze del centro storico, nei pressi delle scuole, lungo i marciapiedi e lì langue, in attesa di essere sciolta dal sole. Né miglior sorte hanno avuto i vicoli del centro storico, dove nulla è stato fatto. Il Sale? Magari serve per cucinare. Giammai spargerlo sulle strade; soprattutto nei pressi delle scuole, dove le cadute, purtroppo, sono una
costante. Via Orientale ed altre strade cittadine somigliano alla giungla del Borneo, piene come sono di rami ed alberi spezzati, ammucchiati ai bordi e restringenti la carreggiata, con intralcio e pericolo per il traffico veicolare”.
“Evidentemente l’amministrazione insiste nel non rimuovere le montagne di neve sporca e fastidiosa. Confida, forse, nel disgelo e, intanto, a chi protesta per una situazione evidentemente insostenibile, qualche amministratore imbarazzato risponde che nulla si può fare a causa di impossibilità economiche del Comune”.
E qui l’accusa del gruppo di minoranza consiliare: “Non si può nascondere una certa e comprovata incapacità gestionale della problematica neve dietro a questioni di altro genere. La realtà è che l’amministrazione non ha approvato il bilancio e quindi, per legge, anche se che le somme in bilancio, teoricamente, ci sono, non si possono spendere”.