Fossacesia. E’ fissata per il prossimo 22 ottobre, davanti al Tribunale Civile de L’Aquila, la prima udienza del procedimento, avviato dal Comune di Fossacesia, rappresentato in giudizio dall’avv. Alessandro Di Sciascio, con il quale l’Ente chiede il trasferimento nelle proprie casse di circa €. 250,000.
L’Amministrazione Comunale rappresenta 14 comuni dell’ex ambito sociale numero 23 Basso Sangro: Fossacesia, Casalbordino, Castel Frentano, Frisa , Mozzagrogna, Paglieta, Pollutri, Rocca San Giovanni, Santa Maria Imbaro , San Vito Chietino, Sant’Eusanio del Sangro, Torino di Sangro, Treglio e Villalfonsina. Si tratta della restante somma di uno stanziamento del Ministero delle Politiche Sociali, di €. 569.139,03 che, transitato per la Regione Abruzzo, è stato versato solo in parte al Comune di Fossacesia (317mila euro), nell’agosto del 2017, solo dopo l’azione promossa dall’Ente, che nel luglio dello stesso anno, aveva presentato decreto ingiuntivo nei confronti della Regione per ottenere quanto di spettanza. L’azione legale ha incontrato l’opposizione della Regione, che ha chiamato in causa il Ministero, che si è costituito in giudizio. Le ragioni, a questo punto, passeranno al vaglio del giudice civile, che dovrà pronunciarsi in merito.
“La mia Amministrazione, gestita dalla Giunta in modo trasparente ,- commenta il sindaco Enrico Di Giuseppantonio- in questi anni ha dovuto anticipare risorse sottratte da un bilancio che ha tante voci di spesa che non possono essere cancellate. Spese , che riguardano sostanzialmente la qualità della vita della mia città e degli altri comuni, che hanno sempre destinato ingenti risorse soprattutto per i servizi sociali”.