“Centinaia di cittadini senza acqua per giorni, inaccettabile. Sasi intervenga immediatamente”
Chieti. “La carenza di acqua in questi giorni sta causando disagi enormi nella provincia di Chieti. Dopo la denuncia di interruzioni idriche a Chieti Scalo, mi arrivano decine di telefonate dalle zone di competenza della Sasi per denunciare la mancanza di acqua nelle case. Una situazione insostenibile che va avanti da troppo tempo. I cittadini sono esasperati e hanno ragione di esserlo. Ci troviamo nella fase più calda dell’anno, con temperature superiori ai 30 gradi, e ricevo continuamente messaggi di persone che temono per la salute delle persone più fragili, degli anziani e dei bambini. Una situazione inaccettabile su cui bisogna intervenire subito”.
Lo afferma il Consigliere regionale indipendente Sara Marcozzi, che prosegue: “Mi arrivano segnalazioni da tantissimi Comuni, e gli ultimi in ordine di tempo sono Guardiagrele, San Martino sulla Marrucina e Ortona. Abbiamo centinaia di cittadini abruzzesi senza acqua nelle case, e questo non è accettabile. Il tutto in un’estate che, a detta di molti, avrebbe dovuto essere più serena sotto il profilo della disponibilità idrica, lasciando i cittadini sereni quantomeno sul diritto all’acqua. Niente di più lontano dalla realtà. Mi aspetto che Sasi risolva immediatamente i problemi che stanno negando il bene più prezioso a una larga fetta di popolazione, che è comunque chiamata a pagare il servizio come se funzionasse”.
“Situazioni di emergenza come questa – conclude Marcozzi – ci ricordano che, evidentemente, lasciare la gestione idrica in mano a tante piccole società di gestione (l’Abruzzo ne ha sei per quattro province!) non è la risposta all’emergenza di questo momento storico. Dobbiamo vedere la nostra regione come un unico grande territorio, capace di creare un sistema solidale che porti acqua dove c’è più bisogno. Come succede adesso nella Provincia di Chieti. Lo ripeto da oltre un anno e lo abbiamo cristallizzato con le risultanze approvate dal Consiglio regionale della Commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica da me presieduta. Bisogna intervenire, perché non si può andare avanti ancora così”.