Chieti. “8576. Studenti delle superiori, studenti universitari, lavoratori, genitori, mariti e mogli che vivono la nostra comunità e che meritano di essere ascoltati. La città in questi ultimi anni è stata amministrata voltando le spalle alle nuove generazioni, costrette ad abbandonare Chieti od a relegarla al ruolo di semplice “dormitorio”. Nessuna possibilità di crescita lavorativa, nessuna sicurezza sull’avvenire e, soprattutto, nessun interesse da parte delle istituzioni riguardo le necessità dei teatini di domani che, oramai, sono diventati i teatini di oggi”.
Lo afferma in una nota Paride Paci, che prosegue: “La mia candidatura al consiglio comunale (a sostegno di Diego Ferrara) nasce soprattutto per dare voce a tutti quei ragazzi e quelle ragazze che si sono sentiti/e abbandonati/e da una politica ferma agli schemi ed alle esigenze di un passato oramai superato. Ho 25 anni e, come molti miei coetanei, vivo la precarietà e l’incertezza del futuro come un dramma, consapevole di non avere, alle mie spalle, una politica capace di fornirmi tutti gli strumenti utili per crescere umanamente e professionalmente.
Con i Giovani Democratici di Chieti abbiamo buttato giù idee e progetti per rimettere al centro della nostra città tematiche vicine all’associazionismo giovanile, agli universitari ed agli studenti delle superiori. Proposte che prevedono, tra le tante, l’inserimento in consiglio comunale del “consigliere universitario aggiunto” ed un dialogo diretto tra politica (assessore alla pubblica istruzione) e studenti ed insegnanti, con tavoli informativi sulle condizioni degli istituti scolastici a cadenza trimestrale. Manovre “a costo zero” ma dal valore immenso.
Questo dev’essere solo il primo passo di una “rivoluzione” sociale, che permetta ai giovani teatini di potersi davvero sentire protagonisti e non cellule dormienti di una città anestetizzata”.