Cupello. “Il problema della sicurezza unitamente alla premura della tutela della salute pubblica e dell’ambiente non sono slogan da gridare in campagna elettorale o quando si vuole parlare alla “pancia” dei cittadini per accativarsene le simpatie e prenderne il consenso, in questi casi estorto, ma deve essere una palese e concreta costante quotidiana che s’evidenzia in atti politici ed amministrativi”.
Si legge così in una nota di Camillo D’Amico, che prosegue: “Questi ultimi sono i principi ispiratori della nostra azione. Nel caso di specie del Piano di Evacuazione Esterna (PEE) dell’impianto Stogit di c.da Montalfano di Cupello abbiamo seguito la via della richiesta diretta agli Enti preposti, Comune e Prefettura di Cheti oltre che alla società proprietaria dello stoccaggio, ottenendo da quest’ultima la risposta che alleghiamo al presente comunicato stampa. Emerge chiaramente che la società ha formalmente depositato tutti gli atti formali per chiudere la procedura mentre, comune di Cupello e Prefettura di Chieti, sono fermi.
La popolazione locale ha il diritto di conoscere, sapere, condividere e partecipare a quelle che sono le “prove pratiche” di una sempre possibile “evacuazione” in caso d’incidente.
Il tutto andrebbe anticipato attraverso una formale divulgazione con depliants dei contenuti del P.E.E.
Sottaciamo, per sola carità di patria e per non alimentare polemiche ferragostane, la negatività che si è nel frattempo abbattuta sulla popolosa frazione di Montalfano soprattutto in materia edilizia che ha trovato un sostanziale blocco di ogni attività.
Per la parte che ci compete ci renderemo parte attiva ed interessata all’argomento con iniziative che coinvolgeranno l’intera popolazione facendoci carico d’indicare anche soluzioni che alzino il livello di conoscenza e sicurezza”.