Chieti. “La situazione economica, occupazionale e sociale della nostra Città è stata drammaticamente aggravata dalla pandemia Covid. La disoccupazione è continuata a salire, raggiungendo livelli record, diverse attività commerciali non hanno neanche riaperto, addirittura la Caritas ha triplicato il numero dei pasti serviti e dei beni di prima necessità consegnati.
Certamente per affrontare tale situazione non bastano le associazioni di prossimità, che ringrazio a nome mio e di tutto il movimento che sostiene la mia candidatura, le quali attraverso il sacrificio quotidiano degli operatori, spesso e volentieri volontari, ed alla solidarietà della comunità locale, riescono con difficoltà a sostenere tutte le richieste di assistenza.
Lo spirito di servizio di queste associazioni è uno dei principi culturali che più mi stanno a cuore e che rappresentano il modo di essere e di fare di tutti i candidati delle cinque liste – Chi Ama Chieti, Chieti C’è, Azione Politica, La Teatinità ed Avanti Chieti – che compongono lo schieramento con il quale sono pronto a condividere la sfida per il futuro del nostro Capoluogo, una sfida condotta nella convinzione che i problemi vadano conosciuti prima ancora che denunciati, altrimenti il rischio è quello di parlarne senza alcuna possibilità o capacità di risolverli, ragion per cui in questi giorni è in corso una campagna di ascolto attento nei confronti di ogni singola testimonianza ed istanza che proviene dal territorio comunale.
Grazie a questa attività stiamo acquisendo il livello di consapevolezza necessario per individuare le priorità per la Città, le cose giuste da fare, gli errori da non fare o da non ripetere, le opportunità da cogliere: ora più che mai c’è bisogno che la politica metta in campo soluzioni concrete, efficaci e durature. Noi ci stiamo impegnando e stiamo lavorando per questo, mentre attorno vediamo solo attività propagandistiche da parte di molti.
Tutti gli esercenti, tutte le famiglie, tutti i cittadini devono sentirsi degni ed ascoltati, non possiamo permettere il dilagarsi di un’emergenza economica, occupazionale e sociale di una Città già giunta al capolinea.”