Chieti. Salgono sempre più insistenti le lamentele dei cittadini e dei commercianti in merito alla collocazione delle Isole Ecologiche informatizzate, recentemente acquistate dal Comune e posizionate su parcheggi a raso, sia liberi che a pagamento, che hanno sottratto, di fatto, decine di stalli utilizzabili quotidianamente dai cittadini.
Le proteste trovano radice soprattutto nel criterio, poco chiaro e marcatamente autoreferenziale, con il quale l’Amministrazione Comunale ha collocato gli enormi raccoglitori senza nessuna spiegazione alla cittadinanza, senza nessuna informativa inviata ai residenti delle zone interessate e, soprattutto, senza nessun coinvolgimento delle associazioni dei commercianti.
Per questo motivo, Giustizia Sociale ha predisposto e depositato in data odierna presso la Segreteria Generale del comune di Chieti, tramite il Capogruppo Bruno Di Paolo, una Interrogazione, corredata da opportuna documentazione fotografica, a risposta orale al Sindaco e all’Assessore competente che dovranno rispondere ai seguenti quesiti:
1. Quale criterio è stato adottato per il collocamento delle isole ecologiche?
2. Chi sono i tecnici che hanno operato la scelta del collocamento delle isole ecologiche e, soprattutto, a che titolo e/o con quale incarico lo hanno fatto?
3. Quale e quanta utenza può asservire una sola isola ecologica?
4. Visto che le Isole Ecologiche posizionate sono state scelte da questa Amministrazione perché, tra l’altro, avendo un dispositivo informatizzato hanno la possibilità di segnalare direttamente alla ditta che gestisce il servizio il loro riempimento dando così la possibilità agli addetti di effettuarne lo svuotamento, non si capisce perchè ne sono state installate ben n.3 in un raggio d’azione così breve “VIA PAPA GIOVANNI XXIII – VIA NICOLA DA GUARDIAGRELE E PIAZZA GARIBALDI”, soprattutto in considerazione dell’esistenza ancora del servizio porta a porta e dei mastelli lasciati ai cittadini?
5. I costi di questi continui spostamenti delle isole ecologiche su chi ricadono?