Chieti. “In questi giorni, in compagnia dei candidati delle liste che sostengono la mia candidatura, ho continuato a visitare molti luoghi della città, per ascoltare i miei concittadini e raccogliere le loro istanze e le loro problematiche quotidiane, così da ampliare la nostra Agenda del Fare e renderla uno strumento di governo della città efficace, concreto e davvero risolutivo.
Troppo spesso trovo davanti ai miei occhi situazioni di totale abbandono, frutto della scarsissima attenzione da parte dell’amministrazione comunale, colpevole di aver lasciato regredire numerose zone ed altrettanti quartieri, senza rivolgere alcuna politica programmata di manutenzione ordinaria sia stradale che del verde.
Ieri ho incontrato i residenti di Santa Barbara, giustamente stufi dell’incuria imperante il cui emblema è la giungla di erba che invade la carreggiata stradale ed i marciapiedi causando pericoli per i guidatori, i quali devono anche fare i conti con un manto stradale dissestato in più punti, e disagi evidenti per i pedoni, specialmente se anziani o con difficoltà di deambulazione.
Inoltre, la totale assenza di dissuasori su alcuni tratti stradali dove gli automobilisti sono soliti avere velocità di percorrenza elevate, parimenti alla scarsa visibilità nei tratti in curva determinata dalla vegetazione che si riversa sul manto, crea una condizione perenne di pericolo.
Lo scandalo vero e proprio, però, è rappresentato dallo stato di abbandono assoluto in cui versa l’ex ospedale San Camillo: non ci sono giustificazioni che tengano, a maggior ragione il rimpallo di responsabilità verso enti competenti o superiori, ma solo l’attestazione senza mezzi termini del fallimento della Giunta uscente, incapace di individuare, sempre di concerto ed attraverso la sollecitazione pressante e costante dell’istituzione titolata (la ASL), soluzioni vere per questo scempio a cielo aperto.
A tal proposito sarei curioso di sapere come può il candidato Di Stefano pensare di cambiare in meglio una città attraverso chi non ha fatto altro che affossarla nel corso degli anni, e mi riferisco ai membri dell’esecutivo e della maggioranza attuali, quasi tutti candidati nelle liste che lo sostengono.
Nel caso specifico del San Camillo, devo registrare la mancanza di concretezza anche da parte di Mauro Febbo, attualmente membro della Giunta Abruzzese, dunque nelle condizioni istituzionali opportune per attenzionare una criticità così evidente e risolverla, dal momento che l’Azienda Sanitaria è di competenza regionale.
Per questo motivo non vedo come anche il candidato sindaco Di Iorio, sostenuto, tra gli altri, da Febbo, possa proporre scenari diversi da quelli attuali per la città.
Invito pertanto tutti i cittadini, non solo gli abitanti di Santa Barbara, a guardare la realtà attraverso le immagini scandalose dell’incuria e dell’abbandono dei quartieri in cui vivono, per comprendere che non è più possibile assecondare la continuità, c’è assoluto bisogno di cambiamento, quello che porterà in dote il nostro progetto civico, l’unico vero per la città, l’unico capace di far tornare la vita a Chieti.”