Chieti. “Impegno e fatti per la città, dopo un anno di lavoro complesso e serrato, arrivano i primi risultati concreti a vantaggio di una fascia di popolazione esposta e vulnerabile, che dopo un’attesa durata decenni, potrà avere l’attesa riqualificazione delle case popolari di via delle Robinie, via dei Platani e via delle Acacie, grazie ai fondi Cipe per 1.800.000 euro e al lavoro dell’esecutivo e dell’assessore alle Politiche della Casa Enrico Raimondi”, così i consiglieri dei gruppi di maggioranza.
“Si tratta di una notizia storica, che dà sostanza a un impegno concreto a vantaggio di un settore che non ha mai avuto l’attenzione e i provvedimenti dovuti da parte istituzionale – riprendono i consiglieri – Grazie al progetto di riqualificazione di questa Amministrazione e ai fondi che lo finanzieranno, saranno non solo riqualificati 55 alloggi popolari, ma ne verranno creati altri, perché l’emergenza casa è cosa serie e chiede risposte che vadano oltre post sorridenti e note di fuoco o, peggio, promesse che nessuno traduce in fatti concreti.
In un solo anno, oltre agli interventi presentati oggi, sul fronte politiche della casa si è lavorato anche alle assegnazioni, che saranno possibili con il nuovo bando che l’Amministrazione ha messo in piedi, con enormi difficoltà rappresentate dalla carenza di personale, a cui si è cercato di sopperire persino coinvolgendo i caf e patronati nell’assistenza all’utenza, cosa senza precedenti nella storia cittadina.
Tutto questo accadeva mentre in tanti cercavano di cavalcare il dramma dell’emergenza abitativa per avere un posto al sole dei media, com’è accaduto anche per il problema della mensa e, ultima solo in ordine di tempo, per l’emergenza idrica, argomento che avvince tantissimo parte della minoranza, occupata a catturare visibilità sui giornali e qualche like sui social, ma di cui non ricordiamo proposte possibili, o una soluzione che fosse di praticabile.
Lavorare per la città è un’altra cosa e oggi chi governa ha dato una grande lezione a chi protesta soltanto: risolvendo problemi che la comunità vive ogni giorno, a prescindere dalla visibilità che danno”.