Chieti. “Apprendo con grande gioia che il mio amico Fabrizio Pellegrini, musicista di Chieti affetto da fibromalgia cronica, è stato assolto.
Rimane l’indignazione per il fatto che sia negato l’accesso alla cannabis terapeutica a tanti pazienti come Fabrizio e che si venga trattati come criminali.
Fabrizio ha dovuto affrontare l’arresto e poi un processo durato 4 anni per l’autocoltivazione di cinque piantine mentre avrebbe diritto, sulla base della legge regionale da me proposta, alla fornitura gratuita di cannabis da parte della Asl.
Dopo la sentenza della Cassazione siamo nella schizofrenica situazione per cui le forze dell’ordine sequestrano e arrestano per coltivazioni a uso personale che non costituiscono reato.
E’ ora di finirla con la persecuzione (l’altro giorno in Sardegna i carabinieri hanno sequestrato 2 piantine!) e di legalizzare garantendo ai pazienti l’accesso gratuito alla cannabis terapeutica, ai consumatori per motivi ricreativi di non doversi rifornire sul mercato nero gestito da mafie, ai nostri agricoltori di sviluppare la filiera produttiva, allo Stato di incassare introiti cospicui.
Cosa aspettano il governo e il parlamento?”. Lo afferma in una nota Maurizio Acerbo, segretario nazionale Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.