Roma. Ok dal Governo all’ordine del Giorno al decreto sostegni Ter, a prima firma dell’On Antonio Zennaro (Lega), e dei deputati leghisti Luigi D’Eramo e Giuseppe Bellachioma, per l’avvio dell’iter di istituzione di una nuova area di crisi industriale complessa, in virtù delle specifiche problematiche del settore dell’Automotive in Abruzzo, che andrà ad interessare i comuni di: Lanciano, Atessa, Paglieta, Fossacesia, Torino di Sangro, Mozzagrogna, Santa Maria Imbaro, Castel Frentano, Sant’Eusanio del Sangro, Tornareccio, Altino, Archi, Perano, Roccascalegna, Civitella Messer Raimondo, Casoli, Bomba, Pennadomo, Monteferrante, Villa Santa Maria, Montebello sul Sangro, Montelapiano, Colledimezzo, Fallo, Gamberale, Pietraferrazzana, Roio del Sangro, Rosello, Borrello, Quadri, Civitaluparella, Pizzoferrato, Pescasseroli, San Salvo, Opi.
“L’istituzione di questo strumento permetterebbe di ottenere specifiche risorse per garantire il rilancio delle attività industriali, la salvaguardia dei livelli occupazionali ed il sostegno dei programmi di sviluppo” – chiarisce il deputato Zennaro – “Il settore dell’Automotive sta subendo grandi cambiamenti, sia sul fronte della tecnologia che nel reperimento dei componenti tecnologici, e per l’Abruzzo è un comparto fondamentale in termini di PIL e di posti lavoro. Serviranno risorse e investimenti anche statali per accompagnare queste trasformazioni.”
“La difesa delle aziende sul territorio e dei lavoratori è una priorità per la Lega Abruzzo, così come il distretto dell’Automotive in Val di Sangro è assolutamente strategico nell’economia regionale. Ogni strada, anche legislativa, deve essere quindi perseguita per la sua tutela e rilancio” – dichiara il segretario regionale della Lega, l’On. Luigi D’Eramo.
“Ringraziamo il Governo e i deputati della Lega Abruzzo”- aggiunge l’assessore regionale Nico Campitelli – “L’avvio dell’iter per il riconoscimento di un’area di crisi complessa in Val di Sangro è un ottima notizia e permetterà di avere risorse fresche da destinare alle attività industriali, con maggiore tutela delle decine di migliaia di occupati e creando un importante indotto in tutta la provincia di Chieti.”