Chieti. “Vista la gestione approssimativa e spesso clientelare delle risorse per le manifestazioni pubbliche, Di Primio non può nascondersi dietro la scarsità di fondi disponibili”.
Così in una nota Giampiero Riccardo del Pd Chieti, che aggiunge: “Il punto è che ci sono troppe iniziative dispersive durante l’anno e nulla quella notte lì. Si tratta quindi, della precisa volontà di spingere a forza i cittadini verso altre destinazioni o costringerli a rimanere in casa, quando la comunità teatina potrebbe riunirsi, riscoprire la propria identità e rianimare la città, anche dal punto di vista economico per i commercianti. Eppure basterebbe poco: utilizzare il capitale umano delle associazioni ad esempio. Con un po’ di creatività e voglia di fare (che a Chieti non manca di certo) avremmo potuto organizzare una bella festa. Come vado ripetendo ormai ogni anno, il Capodanno in Piazza può rappresentare un momento di sana e meritata distrazione, senza alcuna distinzione di ceto sociale, dopo un anno (più di uno per molti) di patimenti”.
“Avremmo potuto confrontarci reciprocamente in un unico abbraccio collettivo – conclude Riccardo – dando il bentornato a tanti giovani teatini che studiano o lavorano fuori regione, riappropriandoci per una notte dello splendore del nostro centro storico. Invece questa amministrazione per l’ennesimo anno c’ha negato anche questo. Per fortuna nel 2015 Di Primio e la sua amministrazione saranno mandati a casa e questo sarà l’ultimo Capodanno anonimo e triste per Chieti. Buon 2015”.