Chieti. La Provincia di Chieti eviterà il dissesto finanziario. E’ quanto ha annunciato il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, alla presenza del vicepresidente Antonio Tavani, gli assessori Nicola Campitelli, Tonino Marcello e Alessio Monaco e il presidente della Commissione Bilancio, Federico Fioriti.
Il presidente Di Giuseppantonio ha reso noti i particolari del Piano di Riequilibrio redatto dalla Provincia e approvato dal Ministero dell’Interno e dalla sezione Abruzzo della Corte dei Conti, che consentirà di rimettere in ordine le finanze dell’Ente nei prossimi anni. In sintesi, mediante il ricorso alla norma cosiddetta “Salva Enti”, il Piano di Rientro prevede che nei prossimi anni la Provincia di Chieti consegua risparmi per finanziare l’attuale disavanzo di circa 10 milioni. Il Piano verrà sottoposto alla supervisione continua della Corte dei Conti e del Ministero dell’Interno.
“Finalmente c’è chiarezza sui conti – ha detto il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio – c’è stata una querelle nel corso degli ultimi anni, quando si parlava di conti si scatenava un dibattito fuorviante ed i cittadini facevano fatica a capire quale era la nostra situazione finanziaria. Nel 2012 è uscita una Legge sui conti che consente di avere un dissesto guidato e nel Piano di Inserimento veniva fuori quello che era successo. L’Ente rischiava il default, questo a causa delle amministrazioni precedenti nelle quali sono state gonfiate le entrate in modo di agire con tranquillità. Il nostro è il primo Ente che si avvale di questa Legge. Con il dissesto guidato si affida direttamente all’amministrazione la gestione delle entrate per il risanamento. Siamo noi a guidare questo riequilibrio. Senza il dissesto guidato si sarebbe arrivati al licenziamento di parte del personale della Provincia e a problemi nei vari pagamenti. Il Piano di Rientro sarà sottoposto da oggi alla supervisione totale della Corte dei Conti, che monitorerà costantemente i nostri conti, e del Ministero dell’interno. Non potremo più contrarre debiti, non lo avremmo più potuto fare comunque. La vendita degli immobili servirà a ripristinare la spesa corrente e a ripristinare le strade e le scuole. Siamo stati severi ed oculati. Dobbiamo evitare che in futuro gli amministratori possano spendere senza rispondere del proprio operato. Abbiamo eliminato anche debiti provenienti dal 2006 e dal 2007. Abbiamo utilizzato 35 milioni tra cui 11 per le imprese. L’elemento che viene fuori di buona amministrazione è che nel momento in cui il Governo ha sbloccato i fondi del Patto di Stabilità, noi ce li avevamo in cassa senza doverli chiedere in prestito. È stata fatta una fatta una manovra precedente sul riequilibrio sui residui attivi. Abbiamo adoperato un Piano Operativo per le spese per le utenze. Abbiamo anche avviato un contenzioso che porterebbe ad un recupero di 1 milione ed 800 mila euro verificando che ci siano contratti in essere con la Unicredit e la Banca del Lavoro. Non possiamo permettere che Consorzi e Società a cui partecipiamo abbiamo dei disavanzi, altrimenti dovremo lasciare. Una volta terminata la sperimentazione potremo accedere a dei fondi avendo delle risorse fresche per il nostro Ente. Ringrazio la Corte dei Conti che ci ha aiutato e che ci sarà con il fiato sul collo perché questo è un Ente che si deve rimettere sulla retta via. In settimana l’amministrazione studierà il Piano di Risanamento. In questa situazione c’è un cantiere in difficoltà, noi operiamo con 40 dipendenti in meno. Ci sono anche delle cose positive: c’è una Legge che permette agli Enti che hanno degli immobili di risolvere i contratti, questo significa avere delle risorse in più”.
“Nel 2007 – ha rimarcato l’assessore al Bilancio della Provincia di Chieti, Alessio Monaco – le entrate correnti dell’amministrazione provinciale di Chieti erano di 65 milioni di euro, nel 2012 siamo passati a 42 milioni ed ora siamo arrivati a poco più di 4 milioni. Si è quindi azzerato il trasferimento dello Stato rispetto al 2009. Questa è la sintesi dell’attività con meno risorse garantendo i servizi essenziali ai cittadini”.
“Chiedo che non sia limitata l’attività amministrativa delle Province – ha sottolineato il vicepresidente della Provincia di Chieti, Antonio Tavani – il nostro Bilancio è in ordine ed i nostri servizi non è così scontato che passino a Regione e Comuni. Dobbiamo considerare che siamo a pochi passi dalla fine del nostro mandato. Non penso che i Comuni siano contenti di accollarsi ad esempio la gestione degli Istituti Superiori con la popolazione scolastica più alta d’Abruzzo. Penso che vada riconosciuto, a chi si è privato di tutto, l’impegno che abbiamo messo in questi 4 anni e mezzo”.
Francesco Rapino