Francavilla al Mare. “Apprendo che il consigliere di minoranza Di Renzo, per dimostrare il suo attivismo e ribadire la sua mania di protagonismo, rilascia dichiarazioni incoerenti e delatorie nei confronti di suoi colleghi consiglieri che, secondo lui, non possono godere delle sue stesse prerogative”.
Così il sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, dopo le dichiarazioni del capogruppo dei Democratici per Francavilla, Stefano Di Renzo, seguite al passaggio in maggioranza del consigliere Massimo Nunziato.
“Se lui sceglie di votare sistematicamente con Angelucci – prosegue Luciani – lo fa per motivi che noi poveri mortali non possiamo capire e non tradisce nessuno, per carità, ma lo fa ispirato a grandi ideali, caratteristica che gli consente di puntare il dito contro tutti, di giudicare tutti dall’alto della sua competenza politica. Io sono contento di leggerlo perché ad ogni sua esternazione raccolgo la reazione degli altri consiglieri comunali e dei vertici del Partito Democratico che da subito, il giorno dopo il suo voto-contro insieme a La Barba nel famoso Consiglio Comunale nel quale mi dimisi, decisero di dargli il benservito assai delusi per avere perso mesi a discutere, confidando nella sua buona fede, per dissipare i suoi dubbi strumentali. Fa tutto da solo, un vero fenomeno, perché riesce a mettere tutti d’accordo, da Di Quinzio, che lo licenziò ben presto nel silenzio del Pd, fino all’amministrazione da me guidata che ha visto i vertici tutti concordi nella decisione da prendere. Impartisce lezioni, giudica dall’alto delle sue astensioni, scende a patti con la destra e poi mi accusa di caricarmi le opposizioni. Il solito copione delle bugie, della mistificazione della realtà che sfocia nel complottismo, nella fatidica raccolta delle firme per rimandarmi a casa, così come è accaduto a Sandro Bruno e Nicolino Di Quinzio, sindaci di specchiata moralità che non sono riusciti a finire il proprio mandato vittime di questo infinito gioco al massacro. Io continuo a lavorare per la città e non mi faccio spaventare da queste manovre di palazzo. Ringrazio coloro che hanno condiviso il progetto Francavilla, in primis Pd, Idv e Futura, e tutti quelli che vorranno farlo in futuro. Ringrazio anche i miei avversari candidati sindaci che fanno un’opposizione anche dura ma di contenuto e non di vanagloria come quella della coppia Di Renzo e Angelucci. Fiumi di parole su tutto e tutti per nascondere la verità. Ma non fermeranno il cambiamento, di questo sono sicuro, e sono altrettanto sicuro che io mi ricandiderò a sindaco, qualora le strategie dei soliti avessero la meglio, sperando che tutti coloro che si vantano di avere la città dalla loro facciano altrettanto. Racconterò a viso aperto tutto quello che è stato fatto in questi mesi e quello che ci accingiamo a fare. Il programma e le sue modifiche in corso d’opera verranno discussi nei quartieri, nelle contrade e nelle case dei francavillesi, dove renderò conto dei due anni di amministrazione che stiamo per compiere. Avrò così occasione di ascoltare e di ricevere lamentele o apprezzamenti anche dagli altri 19mila cittadini, perché il sentimento della città non è più di proprietà dei soliti noti. Sì, i soliti, gli attori degli ultimi vent’anni uniti da un obiettivo comune: fermarci. Proprio loro: i ‘famosi’, i ‘vorrei-ma-non-posso’, i ‘quando-c’ero-io’, i ‘duri-e-puri’, i ‘so-tutto-io’, gli ‘ex qualcosa’, i ‘no-a-prescindere’, gli ‘eterni’ ”.