Francavilla al Mare. Sono stati tagliati dei tigli posti lungo viale Nettuno, lato mare, a ridosso del centro cittadino di Francavilla al Mare. Nei giorni scorsi si erano opposti, insieme al Comitato Salviamo gli Alberi, anche diversi Enti.
“La cosa che voglio sottolineare – ha detto il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani – è che questa era l’unica soluzione possibile e viene strumentalizzata da un gruppo di persone che non ha fini ecologisti ma politici, sono infatti appartenenti perlopiù a forze politiche. Si stanno scaldando perché a breve ci saranno le elezioni regionali. La macchia indelebile è che hanno votato delle opere urbanistiche totalmente sconsiderate come il Resort ed il complesso Guerra in aperta campagna al Foro, per queste opere nessuno si è lamentato. Vorrei sapere chi erano gli assessori quando sono stati abbattuti due ippocastani in zona Sirena. L’amministrazione ha intrapreso un percorso vita con l’inumazione di nuove piante al Parco Arenazze. Nei prossimi giorni andremo ad inumare tutti i tigli che sono stati abbattuti negli anni scorsi in giro per la città, al loro abbattimento nessuno aveva protestato e da qui si capisce che questa è una polemica strumentale. La pace non si costruisce in questo modo, altrimenti vuol dire che l’avvento di Grillo non ha insegnato niente”.
“Stanno parlando i cittadini – ha invece affermato Moreno Bernini del Comitato Salviamo gli Alberi – abbiamo raccolto circa 750 firme in 16 ore, saremo qui fino a domenica. Non siamo riusciti ad evitare l’abbattimento dei tigli perché alcuni Enti non si sono presi la responsabilità. Promuoveremo altre azioni, non è detta l’ultima parola. Se riusciremo a fermare i lavori, qualcuno dovrà rispondere dei danni. La cosa importante è la grande adesione dei cittadini”. Il Comitato ha fatto sapere che dopo un sopralluogo il Conalpa ha detto che tutti i tigli abbattuti, tranne uno, erano salvabili.
“Toccare viale Nettuno o Palazzo Sirena – ha commentato un cittadino – significa minare quello che rimaneva della dignità e dell’identità francavillese”.
Francesco Rapino