Chieti. Nella sede della Camera di Commercio di Chieti Scalo, il “Comitato per la difesa di Chieti e della sua provincia” ha incontrato i candidati di tutte le forze ed i movimenti politici della provincia teatina in corsa per l’elezione alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica Italiana.
“Sono onorato di far parte di questo comitato – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Chieti, nonché presidente del Comitato, Silvio Di Lorenzo – nel quale mi hanno eletto presidente. Sono onorato perché sono presente sul territorio, sto sul pezzo e provengo dalla provincia. Difendo la Provincia di Chieti perché penso che Chieti abbia il suo spazio e deve avere ciò che merita perché è la Provincia più importante d’Abruzzo. Non cambia niente rispetto al passato, siamo più forti di prima. La Camera di Commercio di Chieti è quella che ha i numeri più grandi d’Abruzzo, ma al di la dei campanilismi, i politici della provincia teatina, devono tutelare il territorio”.
Durante l’assemblea civica, coordinata dal giornalista Stanislao Liberatore, è stato letto un documento circostanziato redatto con la collaborazione di tutti i componenti del Comitato con cui si chiede ai futuri rappresentanti del territorio della provincia di Chieti il proprio impegno a sostenere istituzionalmente la difesa e la salvaguardia di Chieti città capoluogo e della sua provincia a fronte dell’eventuale cancellazione della Provincia di Chieti secondo le modalità stabilite dal D.L. n° 188/2012 attualmente solo sospeso. Il documento è stato firmato dai candidati presenti all’incontro, vale a dire: Giovanni Legnini, Fabrizio Di Stefano, Bruno Di Paolo, Antonio Tavani, Sergio Montanaro, Lucio Achille Gaspari e Alfredo D’Ercole.
“Oggi – ha affermato l’assessore provinciale Mauro Petrucci – penso che sia un momento importante per questo contesto per difendere la democrazia. Così com’è concepita la riforma, Chieti, pur avendo tutti i requisiti, stava per assurdo per essere cancellata. Speriamo che il prossimo Governo sia duraturo perché, da quello che si dice, durerà un anno e mezzo, e questo preoccupa. Inizieremo la Terza Repubblica con un seme cattivo che è il porcellum. Lottare per una posizione penso che non sia il massimo della democrazia e di chi voglia conquistare consenso tra gli elettori. Spero che il riordino delle Province sia più ampio e che si rivede la riorganizzazione degli Enti intermedi e delle amministrazioni e per quanto riguarda gli Enti intermedi che i rappresentanti siano eletti dai cittadini”.
“Il Consiglio Comunale – ha concluso il presidente del Consiglio Comunale di Chieti, Marcello Michetti – è stato il primo a cimentarsi su questo argomento con un ordine del giorno portato dal consigliere Vitale approvato all’assoluta unanimità. Questa è una città che ha dei valori che vanno difesi in maniera autentica. Bisogna eliminare le ipocrisie. Io non credo alla eliminazione delle Province. Per me la Provincia è un elemento di distinzione del territorio e di identità con la difesa degli usi e dei costumi. Tutti candidati presenti in questa sala hanno detto che tutti questi elementi sono condivisibili. Le Province devono rimanere al proprio posto e bisogna vedere dove veramente risparmiare. Si devono veramente ridurre i costi della politica italiana”.
Francesco Rapino