Chieti. “Noi apprezziamo la tenacia con cui sta lavorando il comitato cittadino istituito per difendere Chieti capoluogo di provincia. Le ragioni sono notorie tanto che, i gruppi consiliari di comune e provincia quanto il Partito Democratico, hanno fatto e continuano a svolgere un lavoro parallelo e similare”.
Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, sulla difesa di Chieti capoluogo di Provincia.
“Il problema però – prosegue D’Amico – è capire se il tutto avviene per coltivare un condivisibile obiettivo, salvare la Provincia di Chieti dal previsto accorpamento con Pescara perdendo assurdamente anche la potestà amministrativa di città capoluogo, oppure per generare confusione e buttare fumo negli occhi dei cittadini come parrebbe voler fare il centrodestra teatino assolutamente insignificante sia nel voto espresso dal Cal quanto dal consiglio regionale d’Abruzzo. Abbiamo ripetutamente asserito che la difesa di Chieti città capoluogo di provincia è una vicenda che interessa l’intero territorio. Il territorio se dimenticato, vessato, mortificato, umiliato e privato di servizi essenziali non sente propria la sfida di difendere la provincia e dell’insieme gli uffici della pubblica amministrazione che a questa fanno capo. Potrà accadere che il percorso di riordino con le fusioni previste subirà uno slittamento temporale. Ciò sarà utile e positivo se, nel frattempo, con diligenza e lungimiranza chi oggi è al governo del comune di Chieti e della provincia apra un tavolo di confronto e discussione con il territorio per invertire la triste tendenza in atto di chiusura di uffici pubblici e dei servizi essenziali ai cittadini come trasporti, sanità, scuola, vigilanza e sicurezza. L’opinione pubblica è frastornata da un dibattito fortemente ideologizzato sull’utilità dell’ente provincia. L’inutilità di quella di Chieti è fortemente percepita a causa dell’immobilismo prodotto in questi anni ma continuare così come fatto sinora ossia che tutto sia una questione privata allontana ancora di più l’interesse dei cittadini alimentando solo stanchezza, confusione ed antipolitica”.