Chieti. “Che fine hanno fatto le UCCP e le AFT per il SS Annunziata di Chieti?” Dopo il sistematico smontaggio dell’ospedale di Chieti, perpetrato negli ultimi anni dal Governo regionale del PD, non si vede nemmeno l’ombra delle delle Unità Complesse di Cure Primarie che sono regolate anche dall’art. 1 della Legge n° 189 del 8.11.2012 dove stabilisce che le Regioni definiscano l’organizzazione dei servizi territoriali di assistenza primaria attraverso i modelli organizzativi monoprofessionali e delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e quelli pluriprofessionali delle Unità Complesse di Cure Primarie”.
Lo afferma in una nota il consigliere provinciale e comunale di Forza Italia di Chieti, Emiliano Vitale, che aggiunge: “Le UCCP non sono altro che un sistema che garantisce le cure primarie nell’arco delle 24 ore a integrazione, per esempio, delle prestazioni dei medici di base e dei pediatri. E’ opportuno ricordare che le cure primarie sono la porta di accesso, il primo contatto delle persone, della famiglia e della comunità con il Servizio Sanitario. È il primo livello attraverso il quale gli individui, le famiglie e la collettività entrano in contatto con il sistema sanitario nazionale, avvicinando il più possibile l’assistenza sanitaria ai luoghi dove le persone vivono e lavorano, e costituisce il primo elemento di un processo continuo di protezione sanitaria. Gli ambiti di attività delle cure primarie riguardano le cure domiciliari, l’assistenza di medicina generale, l’assistenza pediatrica e consultoriale, le prestazioni di specialistica ambulatoriale, i servizi rivolti agli anziani e ai disabili adulti. Un ruolo determinante nelle cure primarie viene svolto dai Medici di Medicina Generale, dai medici di continuità assistenziale (ex guardia medica), dai Pediatri e dal personale infermieristico dei servizi domiciliari, che operano in stretto contatto con professionisti di altri servizi per offrire la più completa assistenza sanitaria al cittadino, anche in integrazione con i servizi sociali. Questa integrazione si concretizza nei “nuclei di cure primarie”. I nuclei di cure primarie assicurano l’assistenza di base e la realizzazione di specifici programmi sanitari di prevenzione e cura delle malattie croniche prevalenti che spesso non necessitano di ricovero ospedaliero (diabete, patologie cardiovascolari, demenze, artroreumopatie, broncopneumopatie, ecc..); garantiscono l’attività urgente per le visite a domicilio sulle 24 ore e l’attività ambulatoriale su 12 ore, in modo da rispondere più adeguatamente alle esigenze della popolazione. Con l’intesa Governo-Regioni del 10.7.2014 è approvato il Patto per la Salute 2014-2016 e le Regioni devono, appunto, istituire le UCCP e le AFT e individuare strutture e presidi e, presumibilmente, anche, soprattutto, quello del SS Annunziata di Chieti.” In data 8.3.2016 la Regione Abruzzo con Decreto Commissariale n° 17 decreta di stabilire gli indirizzi regionali per le UCCP e nell’allegato viene indicato che “…entro e non oltre 3 mesi dall’emanazione del presente atto le Aziende Asl, con provvedimento del DG, individuano le UCCP nell’ambito del proprio territorio…” La Regione ne verifica la compatibilità con la normativa vigente e “…entro i tre mesi successivi all’avvenuto recepimento regionale le Asl dovranno individuare gli obiettivi e concordare i programmi di attività delle UCCP…”La Asl di Chieti delibera le UCCP il 7.6.2016 (n° delibera 629), ma questa viene osservata dalla Regione e la Asl di Chieti è costretta a proporre una nuova delibera , n° 1131 del 28.9.2016 dal titolo “ Rilievi a deliberazione n 629 e attuazione del Decreto Commissariale n° 56/2016. Provvedimenti”. A giugno 2017 in occasione dell’inaugurazione del Punto prelievi presso il vecchio Ospedale SS Annunziata, dove dovrebbe collocarsi la UCCP, l’assessore Paolucci, il Direttore Flacco, presenti, in pompa magna anche i consiglieri comunali di Chieti del PD, lo presentarono come una innovazione organizzativa di gruppi di medici di medicina generale con imminenza della attivazione. Ma, guarda caso, nel piano degli investimenti della ASL 2017-2019, che l’Assessore Paolucci ben conosce, la cui fonte di finanziamento è una Linea Progettuale del 2013, per opere di ristrutturazioni e adeguamenti sono state scaglionate in soli euro 7000 per il 2017, euro 346.500.00 per il 2018 ed euro 7000 per il 2019”.
“E’ evidente – conclude Vitale – che quando si tratta di Chieti per l’assessore Paolucci e questo governo regionale le attività cominceranno, a chiacchiere, il giorno dopo, ma con i fatti mai. Quindi è bene precisare che si è in attesa di applicare un istituto normativo nazionale dal 2012, che riguarda tutto il territorio provinciale (infatti le UCCP riguarderebbero anche Francavilla, Ortona, Guardiagrele, Lanciano, Vasto, Gissi, Atessa) e rispetto ai tempi se si prende “per buona” l’ultima delibera aziendale da settembre 2016 sono passati più di 12 mesi e i tempo che sarà necessario per adeguare le strutture e nel caso di Chieti, per il vecchio ospedale, indire un bando di gara tra le ditte, aggiudicare l’affidamento dei lavori alla ditta vincitrice, sperare che non ci siano ricorsi tra ditte per la gara e finalmente procedere con i lavori di adeguamento. Altro dato da evidenziare e che le Teramo e Pescara hanno già istituito le UCCP. Morale della favola: 5 anni dalla legge che impone e l’istituzione delle UCCP a Chieti e nella sua provincia, un andirivieni di delibere, di dubbi contenuti, fra la ASL e la Regione, finanziamenti buttati a caso senza utilizzarli, tanti annunci e buoni propositi, mezza Regione (Pescara e Teramo) attivano questi UCCP ma a Chieti e la sua provincia non vede ancora la luce di uno strumento utile a migliorare il servizio sanitario di base. Attendo quindi risposte dall’Assessore Paolucci, dalla Direzione generale della ASL e dai consiglieri comunali del Partito Democratico ed affini di Chieti, se non troppo impegnati ad azzuffarsi per il prossimo congresso di partito”.