Pineto. “Prendiamo atto formalmente che il ricorso a quello che noi definiamo il ‘sistema Pineto’ non è un pregiudizio di Pineto 2.0 ma è ormai sentito da una fascia crescente della popolazione nonché dai soggetti economici e addirittura da chi opera in ambito sociale.
Lo ha denunciato Pineto 2.0 che con “amarezza”, registra “il disagio e il malessere riportato dall’associazione ‘Onlus’ – ‘Corpo Protezione Civile Pineto’ il quale, con coraggio, denuncia le continue vessazioni subite da un certo tipo di amministrazione , chiaramente taciute da un certo tipo di politica. In particolare, nella lettera inviata a tutte le forze politiche del territorio, si apprende come l’associazione abbia portato all’attenzione di tutti problematiche di notevole rilevanza per l’intera comunità: in primis l’inadeguatezza del Piano emergenza neve presentato lo scorso anno a seguito dell’imponente nevicata che ha colpito il territorio pinetese. Ci duole constatare che le nostre critiche espresse all’indomani degli eventi, in questi giorni, vengano messe nero su bianco anche da chi, certamente con maggiori competenze specifiche, ribadisce che il Piano neve presenta numerose lacune tra le quali citiamo: la mancata indicazione nella ‘fase di allarme’ delle modalità e dei luoghi di intervento dei volontari; la completa omissione delle aree di rischio e delle zone di ammassamento dei cittadini in caso di pericolo come da noi già denunciato. la mancata menzione dell’associazione “Corpo Protezione Civile” nella ‘fase di attenzione’.
Per il movimento pinetese “al di la della manifesta incompetenza di chi ha bovinamente copiato il Piano emergenza, la cosa che più ci stupisce è che l’amministrazione, interpellata sulla questione dalla Onlus, non abbia avuto nemmeno la cortesia istituzionale di fornire alcuna risposta. Stiamo parlando di una associazione iscritta all’albo provinciale e regionale del settore, dunque pienamente abilitata nello svolgere le attività di protezione civile, nonché più volte impegnata su tutto il territorio regionale nelle varie operazioni di salvataggio. Eppure, una realtà così attiva e competente che avrebbe almeno meritato una presa d’atto da parte dell’amministrazione, ma che certamente non si è genuflessa alle volontà dei nostri amministratori o dei loro predecessori, non viene nemmeno ascoltata. È evidente che la prassi usata da Verrocchio è legata all’uso costante del ‘sistema Pineto’ nel quale prevale la prepotenza, dove si va avanti cedendo alla violenza di chi si fa spazio a spintoni e dove l’unica logica meritoria è quella del ricatto politico. L’associazione, ovviamente composta da volontari preparati e formati, evidenzia ancora come, nonostante il proprio curriculum costruito sul campo, “non faccia parte del C.O.C; in questi anni non sia mai stata invitata ai vari tavoli tecnici”, tutto ciò naturalmente in danno dei cittadini di Pineto. Ci sono motivi di opportunità politica e di interessi contingenti dietro questo ‘ostracismo’? Ne siamo certi; evidentemente la ‘Onlus’ non è rappresentata dagli ‘amici’. Tuttavia rimane l’indignazione per il comportamento del Sindaco e di tutti i componenti della maggioranza che continuano a favorire, con sedi,fondi e quant’altro, i “soliti noti” piuttosto che fare affidamento su realtà impegnate per il bene di Pineto e dei pinetesi.Noi non abbiamo la volontà e la vocazione di processare nessuno e non vogliamo instaurare un clima da crociate ma rimaniamo dispiaciuti per l’assordante silenzio sulla questione”.
Pineto 2.0 ribadisce la vicinanza “a tutti coloro che, come noi, offrono passione e dedizione per la nostra splendida città e auspica che, per evidenti episodi di faziosità, la città non si trovi costretta ancora una volta ad affrontare le emergenze senza le necessarie cautele”.