Chieti. “La Provincia di Chieti non è da accorpare, oltre che per l’incontestabile rispetto dei requisiti indicati dal Governo come superficie territoriale e popolazione, anche per gli elementi di carattere economico, infrastrutturale, sociale e storico”.
È quanto si legge nel documento sottoscritto oggi dai rappresentanti delle associazioni di categoria, degli ordini professionali e delle organizzazioni sindacali della provincia di Chieti, riunite oggi, in vista della riunione del CAL di venerdì, per formulare la proposta da sottoporre alla valutazione del Consiglio Regionale. L’incontro è stato promosso dal presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio e dal sindaco Umberto Di Primio, che hanno illustrato le ragioni per cui ritengono che la Provincia di Chieti non debba essere interessata dal riordino previsto dalla legge sulla revisione della spesa pubblica.
Nel documento si sottolinea “come l’essere autonomi non debba precludere il confronto con le altre entità territoriali a cominciare dalla confinante provincia di Pescara”. Auspicando una definizione del nuovo assetto delle province abruzzesi che veda Chieti conservare l’attuale status, i rappresentanti hanno evidenziato “l’importanza di un nuovo progetto strategico della Regione per un effettivo riequilibrio dei territori ed un effettivo rilancio della economia e dello sviluppo”. In conclusione, il documento dà mandato ai rappresentanti della provincia all’interno del CAL della Regione di proporre che “la stessa continui ad essere provincia con Chieti capoluogo”.