Chieti. Il Consiglio Provinciale, entro il prossimo mese di settembre, avrà a disposizione tutti gli elementi per procedere alla donazione dell’immobile e alla conseguente trasformazione del Consorzio Negri Sud in Fondazione.
E’ quanto venuto fuori dalla riunione convocata dal presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, che ha avuto lo scopo di fare il punto della situazione sullo stato dell’arte della vicenda che riguarda il centro di ricerche i cui dipendenti, circa 200, sono in cassa integrazione straordinaria a zero ore. All’incontro hanno partecipato il direttore del Negri Sud, Giovanni Tognoni, il presidente della Commissione Bilancio della Regione Abruzzo, Emilio Nasuti, Rappresentanti sindacali, i Capigruppo consiliari e il Sindaco di S. Maria Imbaro.
“E’ stato un confronto proficuo e sereno e da questa riunione usciamo con tre buone notizie – afferma il presidente Di Giuseppantonio – la prima è che l’immobile che la Provincia intende donare al Negri Sud, in base alla perizia di stima effettuata dai tecnici, ha un valore di 28 milioni, quindi di gran lunga superiore a ciò che avevamo ipotizzato. La seconda è che la perizia di stima sul valore patrimoniale del Consorzio, che conosceremo ufficialmente fra qualche giorno, molto probabilmente azzererà le perdite; la terza è che per fine agosto avremo il parere pro veritate, la cui redazione abbiamo affidato ad un professionista esperto in società, sul corretto iter da seguire per arrivare alla nascita Fondazione. Nel corso della riunione ho anche ribadito – precisa il presidente Di Giuseppantonio – che non possiamo imputarci responsabilità per i ritardi nell’attuazione della cosiddetta road map per il salvataggio del Negri Sud: siamo, infatti, di fronte al compimento di atti che richiedono passaggi obbligati di natura tecnica. Passaggi necessari per consentire al Consiglio di poter deliberare con la massima serenità su un’operazione complessa. Credo inoltre che un altro dubbio sia stato fugato: ovvero che se anche le competenze della Provincia uscissero ridimensionate dal processo di razionalizzazione in corso, non ci sarebbero problemi a partecipare alla Fondazione. C’è poi un aspetto sul quale non devono esserci dubbi: questa amministrazione è vicinissima ai lavoratori del Negri Sud che da mesi sono senza stipendio e che nonostante ciò stanno mostrando una grandissima pazienza e dignità. La Provincia sta lavorando per trovare una soluzione efficace e duratura che va nell’ottica di mantenere i livelli occupazionali e favorire una ricerca di alto profilo e qualità: naturalmente dovrà esserci il Mario Negri senza il quale questo ente di ricerca non avrebbe senso”.